Da 60 anni è il punto di riferimento della bilateralità e della sicurezza per il settore edile scaligero. Un traguardo ricordato con un grande evento che ha sottolineato ancora una volta l’attualità della Cassa Edile di Verona che, dal 1962, ha saputo costruire, mantenere e implementare un progetto volto a rendere il cantiere un luogo di lavoro più sicuro. Missione compiuta attraverso l’accrescimento della cultura imprenditoriale e dalla consapevolezza delle maestranze. Lo sguardo al futuro è stato rivolto attraverso la tavola rotonda “Verona2040 – Edilizia nel segno della sicurezza e della regolarità” e dall’intervento di Lorenzo Bellicini, direttore CRESME Ricerche, che fotografa Verona come ottava economia italiana con possibilità di balzare al terzo posto nella prospettiva di un’area metropolitana Adige-Berico-Garda. Di rilievo il valore economico delle opere in atto a Verona per i prossimi 15 anni: 28 miliardi di euro di investimenti in progetti urbani di cui 1,8 miliardi di euro in edilizia e 26,5 miliardi di euro in infrastrutture. La giornata ha visto anche le premiazioni di tre categorie ciascuna di migliori imprese, operai, consulenti e, novità di questo anniversario, un riconoscimento ai tre studenti più meritevoli dell’ESEV CPT, la scuola dell’edilizia veronese.
“Il welfare di cui oggi si parla molto da noi è cominciato sessant’anni fa. Nel tempo è progredito seguendo le esigenze di imprese e lavoratori, presidiando la legalità, garantendo l’adeguata formazione ai lavoratori e cercando di combattere la concorrenza sleale. Il cammino è ancora molto lungo, ma la nostra bilateralità continuerà ad operare per far sì che siano le imprese non regolari ad adeguarsi e non il contrario”, ha ricordato il presidente della Cassa Edile di Verona, Alberto Guerra, che ha messo in luce anche un altro concetto importante. “La sfida è ora ribaltare il paradigma che vede il cantiere come una destinazione lavorativa avvilente. Al contrario, il settore cerca e offre sempre più opportunità qualificate a professionisti che abbiano voglia di costruire la Verona del futuro”.
Legalità come bussola per il futuro come ribadito anche da Andrea Brunaporto, direttore della Cassa Edile di Verona: “La nostra opera di sensibilizzazione continua nel perseguire un modello di azienda in regola, sicura e con maestranze costantemente aggiornate. Un’attività che si declina anche attraverso una presenza fattiva su tutti i cantieri per effettuare i controlli necessari sul campo. Tra questi, che i lavoratori siano iscritti alla Cassa edile come previsto dalla normativa. Il mancato rispetto comporta non solo privare il dipendente di tutta una serie di agevolazioni a sua garanzia, ma anche alimentare un’attività di concorrenza sleale che viene punita dalla legge”.
La fotografia dei numeri della Cassa Edile rispecchia la storia dell’ente e aiuta a comprenderne meglio l’importanza, soprattutto per quello che riguarda le prestazioni mutualistiche che, con la bilateralità e la pariteticità, sono state create a tutela dei lavoratori e delle aziende. “Basti pensare che per l’anno 2021 le erogazioni effettuate a titolo di Ferie e Gratifica Natalizia a favore dei lavoratori sono state pari a 17.493.351 euro, mentre l’erogazione a titolo di Anzianità Professionale Edile ammonta a 3.442.000 euro. – spiega nel dettaglio il vicepresidente della Cassa Edile di Verona, Alberto Franzo, che prosegue nel dettaglio – “Le imprese oggi iscritte alla Cassa di Verona sono 2.304 e i lavoratori versanti nel 2022 sono stati 14.101. Le informazioni elaborate dall’ente ci consentono di monitorarlo costantemente per mantenere alto il presidio di legalità e regolarità del settore”. Le prestazioni di welfare mutualistico nei confronti dei lavoratori per il 2021 sono state pari a 770.895 euro. La massa salari versata sempre nell’anno 2021 ha raggiunto i 119.485.982 euro e sicuramente per il 2022 supererà i 130 milioni.
All’incontro hanno preso parte la vicesindaca di Verona, Barbara Bissoli; il prefetto di Verona, Donato Cafagna; il presidente presidente CNCE – Commissione nazionale paritetica per le Casse Edili, Dario Firsech; il vicepresidente ANCE nazionale e presidente ANCE Verona, Carlo Trestini e, in collegamento, Orazio Parisi, direttore per la Tutela, la Vigilanza e la Sicurezza del lavoro dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Al tavolo relatori anche Vincenzo Macello, Commissario Tav Bs-Vr (RFI); per la Regione Veneto Marco D’Elia, Direzione Infrastrutture e Trasporti con Marco Dorigo, Direzione Lavori Pubblici ed Edilizia. Le parti sindacali rappresentate dal Segretario Generale nazionale Fillea CGIL, Antonio di Franco, dalla vicepresidente CNCE e Segretario Filca Cisl nazionale Cristina Raghitta, e Francesco Sannino, Segretario Nazionale Feneal Uil nazionale. Lectio sull’edilizia del futuro di Lorenzo Bellicini, direttore CRESME Ricerche.