Ammontano a 29,2 milioni i risarcimenti assicurativi in agricoltura per l’anno appena concluso. Nonostante la siccità e i pochi eventi atmosferici estremi, a parte alcuni episodi di grandine e vento, gli agricoltori veronesi anche nel 2022 hanno potuto contare su questo importante sostegno al reddito. Lo rende noto CoDiVe, Condifesa Verona, ente che assicura il settore agricolo, che ha riunito a chiusura d’anno il Cda per fare il punto sull’annata agraria.
I premi versati sono stati pari a 70 milioni, di cui 35 milioni circa come costo diretto degli agricoltori. Ben 4000 sono i soci assicurati, sui circa 7000 totali, e 35 milioni i contributi pubblici, mentre i valori assicurati corrispondono a 545,5 milioni. A farla da regina è l’uva, sia per quanto riguarda l’ammontare assicurato (pari a 197,4 milioni) che per i risarcimenti, che hanno toccato 11,2 milioni. Seguono la frutta, assicurata per 77,7 milioni, che ha ricevuto risarcimenti per 6,7 milioni, le orticole assicurate per 43,6 milioni e risarcite per 2,6 milioni, mais e oleaginose assicurati per 36,5 milioni e risarciti per 2 milioni e il tabacco assicurato per 26,6 milioni che ha ricevuto risarcimenti per 5,8 milioni. Il valore assicurato dei vivai è di 59,7 milioni di euro, a fronte di risarcimenti per 700 mila euro. A seguire le altre colture come cereali, olive ed erbai, oltre al settore zootecnico.
“È stato un buon risultato per i nostri soci. Nonostante l’annata contraddistinta da forte e prolungata siccità, le piogge tardive hanno portato un qualche sollievo e un recupero sulle quantità delle produzioni, ovviamente con risultati differenti a seconda della tipologia di prodotto”, commenta il presidente di CoDiVe Luca Faccioni, nella foto.
“Più di mezzo miliardo di valore assicurato è un ammontare significativo e dimostra la crescente conoscenza e la sempre maggiore attenzione degli agricoltori verso lo strumento della gestione del rischio con le assicurazioni e i fondi mutualistici, considerati una garanzia per reddito. Del resto in agricoltura”, conclude Faccioni, “ormai le assicurazioni sono strumenti ritenuti indispensabili anche dagli istituti di credito, durante la fase di analisi per l’erogazione di prestiti alle imprese agricole”.
La novità del 2023 sarà il Fondo AgriCat di Ismea. “Si tratta di uno strumento che per la prima volta in Italia offrirà a tutti gli agricoltori una copertura mutualistica contro gli eventi catastrofali”, precisa il direttore di CoDiVe Michele Marani. “Corcostanze ben rappresentate da gelo e brina, siccità e alluvione, che possono comportare gravi danni. L’assicurazione è in grado di garantire il diritto a un indennizzo economico in caso di perdite di produzione verificate da perizie campionarie. Dopo una prima fase di sperimentazione in programma quest’anno, il nuovo strumento andrà a regime a partire dal 2024”.