‘La pace può vincere la guerra’ è lo slogan del convegno delle organizzazioni pacifiste che s’è tenuto sabato scorso nell’Auditorium della Gran Guardia. Relatori i più importanti rappresentanti del pacifismo italiano. Hanno partecipato il fisico italiano Caro Rovelli, il sindaco di Verona Damiano Tommasi, il vescovo di Verona Domenico Pompili, la presidente di Emergency Rossella Miccio, la portavoce del Forum del Terzo Settore Vanessa Pallucchi, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi e il leader storico dei pacifisti veronesi Mao Valpiana. Come moderatrice della tavola rotonda la giornalista freelance Désirée Zucchi.
La manifestazione ha riscosso un successo superiore alle aspettative degli stessi organizzatori. L’auditorium dela Gran Guardia è stato riempito da oltre settecento persone richiamate dall’interesse per il tema pace in un momento storico contrassegnato da diverse guerre, una delle quali, la più pericolosa, a mille chilometri da casa nostra, in Ucraina.
Tutti i relatori hanno convenuto sulla necessità di fermare questa guerra. E non solo per i morti che sta provocando, dice Landini, ma anche per l’indubbia ricaduta economica negativa che ha sul nostro paese. Un modo, indica Riccardi, tanto per cominciare, potrebbe essere quello di istituire una conferenza di pace.
“Un trilione di dollari è la cifra che si libererebbe nel mondo se non venissero finanziate le armi – ha detto tra gli applausi il fisico e saggista italiano Caro Rovelli nel suo intervento-. Se non si accetta che c’è un pianeta comune che dobbiamo condividere nella diversità, non ne usciamo e ci facciamo del male”.