Il Verona s’è sbloccato. La prestazione di Torino aveva fatto ben sperare. Con la Cremonese c’è stata la conferma. Sarà l’anno nuovo; sarà l’arrivo di Zaffaroni che qualcosa ha cambiato per avendo gli stessi uomini; sarà che la ruota della sfiga è girata, fatto sta che l’Hellas sembra una squadra diversa da quella che siamo stato costretti a vedere fino alla pausa dei mondiali.
Nono sono passati nemmeno dieci minuti dall’inizio che Lazovic, dalla sua nuova posizione di mezzaluna, segna un bellissimo gol da due passi dal portiere raccogliendo un cross di Kallon dalla destra con un uno-due fatto girando su sé stesso. E sempre Lazovic dopo un quarto d’ora raddoppia raccogliendo dal centro dell’area un passaggio di Doig che era sceso sulla sinistra, proprio da quella che era stata la sua corsia negli scorsi campionati.
Effettivamente qualcosa Zaffaroni ha cambiato nel gioco del Verona. Oltre ad aver spostato Lazovic in una posizione più centrale ha inserito Djuric a centro dell’attacco col risultato che dall’alto dei suoi due metri prendendo testa tutte le palle alte e fa un grande lavoro da ‘boa’. Oltre a queste due mosse ha messo De Paoli, Kallon e Dojg fin dall’inizio. E stando ai risultati qualcosa è servito. Migliore in campo Lazovic.
Poi, si sa com’è il calcio, anche quei giocatori che ‘zoppicavano’ hanno ricominciato a giocare. Effetto psicologico che si moltiplica quando le cose cominciano a girare per il verso giusto. La vittoria per due a zero sulla Cremonese porta il Verona a 9 punti, a pari punti con la Sampdoria al penultimo posto. La prossima partita a Milano contro l’Inter. Una missione quasi impossibile.