Sono 6.850.000 gli italiano che sono stati a letto con l’influenza o comunque con sindromi para-influenzali. Nell’ultima settimana del 2022 e nella prima del 2023 ci sono stati 719.000 nuovi casi. Come già sottolineato quest’anno l’influenza s’è fatta sentire in anticipo rispèetto ale stagioni precedenti. Già a metà ottobre sono stati registrati i primi casi e secondo l’osservatorio Influnet dell’Istituto Superiore di Sanità ” con un valore di picco di incidenza superiore a tutti gli anni precedenti”.
Nella 52^ settimana del 2022, 1.018 medici ‘sentinella’ di tutte le regioni hanno inviato dati al sistema nazionale di sorveglianza. La media dei contagi rilevata è stata di 12,2 casi per mille assistiti, a fronte dei 13,7 della settimana precedente. Quindi con un calo.
L’unica regione che non ha partecipato al sistema nazionale di sorveglianza Influnet è stata la Calabria che, come al solito, ha una sanità il cui funzionamento lascia molto a desiderare e che solo per questo dovrebbe essere commissariata.
Sembra quindi che il picco influenzale sia già passato. Solo per gli anziani si osserva un lieve aumento. I più colpiti sono i bambini al di sotto dei 5 anni, con un’incidenza del 34,6 casi per mille assistiti (42,2 nella settimana precedente).
Per quel che riguarda i tipi di virus implicati nell’epidemia dai 1,284 campioni esaminati 281 (21,9%) sono risultati positivi al virus influenzale. In particolare, 276 sono risultati di tipo A e 5 di tipo B. Le altre sindromi sono simil-influenzali, sostenute, oltre che dai virus influenzali, anche da altri virus respiratori. Tra i campioni analizzati, sono stati infatti 108 (8,4%) quelli positivi per Sars-CoV-2, mentre in 331 casi si è trattato di virus respiratori, in particolare 270 casi di virus respiratorio sinciziale, 34 Rhinovirus, 11 Metapneumovirus, 8 Adenovirus, 4 coronavirus e 4 virus parainfluenzali.