Quadrato attorno all’Agsm. Anche BattitiVerona Domani replica a Flavio Tosi, – qui e qui i nostri articoli – per voce del capogruppo Daniele Perbellini: “Gaffe, cifre inesatte e pescate sul web, nomi sbagliati, finte o volute dimenticanze dei clamorosi errori e default gestionali, economici e strategici in Agsm durante la sua amministrazione. Un ex direttore generale, sempre al suo fianco in conferenze stampa in tema di partecipate, che per un decennio, proprio a guida delle partecipate, ha guadagnato stipendi faraonici pagato dai cittadini veronesi. Se sono questi i temi e gli argomenti del consigliere Tosi per la sua campagna elettorale, l’attuale amministrazione può dormire sogni tranquilli“.
“Ci si aspettava da un ex sindaco, da un amministratore di professione che è stato sindaco per un decennio, argomentazioni supportate da dati, numeri, bilanci. Invece scopriamo che Tosi per la sua campagna elettorale, già iniziata da mesi, ricorre ai social network, a lettere anonime pescate a caso sul web. Non è un buon indizio per i cittadini e soprattutto per i suoi elettori. Oltre alla gaffe del nome del nuovo dirigente – afferma Perbellini – l’ex sindaco dimentica che sotto la sua gestione Agsm, all’epoca un’azienda prettamente territoriale, senza nessuna partnership di natura industriale ed economica, spendeva esattamente il doppio in consulenze ed incarichi dirigenziali. Consulenze che evidentemente non sono servite, ne sono state propedeutiche al rilancio dell’azienda o alla crescita e allo sviluppo su scala regionale e nazionale della stessa. Oggi Agsm, grazie all’attuale amministrazione e al nuovo management, è invece una realtà di livello nazionale, un colosso del settore energetico. Il tutto nonostante le gravissime ricadute dovute all’emergenza Covid e all’impennata dei costi delle materie prime e le inevitabili ricadute sul costo delle bollette. Tosi la smetta quindi di fare del facile populismo, la prossima volta si informi meglio ed eviti figuracce come quella di oggi. Le campagne elettorali in finta salsa grillina, oltre ad essere passate di moda, non pagano“.