(di Gianni Schicchi) Dopo un’anteprima mozartiana di gennaio, si è inaugurata al Teatro Filarmonico la Stagione Sinfonica della Fondazione Arena di Verona, con un primo concerto in cui l’Orchestra e il Coro si sono prodigati in un omaggio a Beethoven. Il restante cartellone (fino al prossimo 26 novembre) propone altri dieci concerti con direttori e solisti di prestigio internazionale, in abbonamento sui due turni tradizionali di venerdì sera o sabato pomeriggio. Il secondo concerto è previsto per venerdì 18 e sabato 19 febbraio, dove saranno protagonisti i fiati dell’Orchestra areniana, diretti da Marco Alibrando, alle prese con la monumentale Serenata “Gran Partita” di Mozart. Le faranno compagnia la rarissima Serenata op. 7 di Richard Strauss, raffinatissima e già affascinante opera giovanile del maestro monacense, quindi un’intrigante incursione anche nel mondo sonoro della Repubblica di Weimar, ben rappresentato con la Suite dalla celeberrima Opera da tre soldi di Kurt Weill. A marzo il terzo concerto (venerdì 11 e sabato 12), diretto dal maestro veronese Vittorio Bresciani, in cui Brahms torna protagonista con l’Ouverture tragica e il Canto del Destino per coro e orchestra, su versi di Hölderlin, che coinvolgono sia l’Orchestra che il Coro della Fondazione preparato da Ulisse Trabacchin. Il programma si conclude con la Sinfonia n.4 in re di Schumann, tormentato capolavoro che impegnò il suo autore in dodici anni di ritocchi e ripensamenti.
Un’autentica chicca è l’abbinata novecentesca prevista nel quarto concerto (venerdì 18 e sabato 19 marzo). Il maestro Francesco Ommassini torna sul podio per la Notte trasfigurata di Arnold Schőnberg, intenso cimento tardoromantico per orchestra d’archi di chi sarebbe diventato celebre più tardi come inventore della tecnica dodecafonica. Il programma si completa con la rara suite di Benjamin Britten Les Illuminations per tenore e orchestra d’archi: un raffinato ciclo di canzoni composte sui versi di Arthur Rimbaud e qui eseguite da Toby Spence, oggi tra gli interpreti più richiesti al mondo nel repertorio del ‘900. Il quinto concerto della stagione sarà sinfonico-corale (venerdì 8 e sabato 9 aprile) per l’imminenza pasquale. L’Orchestra e il Coro della Fondazione Arena affronteranno due caposaldi del repertorio classico: l’Adagio e Fuga KV546, opera matura di Mozart e il colossale Requiem in do minore di Luigi Cherubini. L’affermato direttore Matteo Beltrami tornerà sul podio per guidare i complessi artistici veronesi unitamente al preparatore del coro, maestro Ulisse Trabacchin. Nel sesto concerto, di venerdì 22 e sabato 23 aprile, si presenterà il giovane direttore Pietro Rizzo per un ritorno al nome di Beethoven, con la Sinfonia n.4, opera complessa e prediletta da molti leggendari direttori d’orchestra. La prima parte del programma prevede un altro illustre e precoce talento al debutto: il violinista franco-russo Fedor Rudin, per eseguire il brillante Concerto per violino e orchestra n.1 di Paganini.
La settimana successiva (venerdì 29 e sabato 30 aprile) l’Orchestra della Fondazione Arena sarà diretta dal maestro Marco Guidarini, in una importante serata monografica dedicata a Richard Strauss, del quale verranno eseguiti due capolavori molto diversi e lontani nel tempo, ma accomunati dalla riflessione straussiana sul mondo classico: il Concerto per oboe e piccola orchestra, sapiente gemma dell’ultima fase compositiva dell’autore, con la partecipazione della prima parte areniana Francesca Rodomonti, e la Suite da Il Borghese gentiluomo, musiche di scena per la commedia di Molière. Ultimo appuntamento primaverile, prima del Festival areniano, è l’ottavo concerto sinfonico (venerdì 20 e sabato 21 maggio) in cui si continuerà ad esplorare le più raffinate suggestioni francesi (già avviate nel 2021). Il maestro Giuseppe Grazioli dirigerà la delicata Pavana di Fauré e la enigmatica Sinfonia in re di Franck, prima di accompagnare la giovane solista, pluripremiata, Mariangela Vacatello nel raffinato e brillante Concerto in Sol di Ravel per pianoforte e orchestra. L’autunno sinfonico 2022 si aprirà poi con due diverse pagine sinfoniche costruite intorno al protagonismo del clarinetto solista, qui affidato alla prima parte areniana Giampiero Sobrino: la Première Rhapsodie di Debussy e la creazione contemporanea di Carlo Galante Invano morte desìo, in prima esecuzione a Verona. Il nono concerto di venerdì 11 e sabato 12 novembre si completerà con La Mer di Debussy. I tre celebri schizzi sinfonici, massimo capolavoro dell’impressionismo musicale, saranno guidati dal direttore statunitense Christopher Franklin.
Orchestra e Coro della Fondazione Arena uniscono le forze per l’ultimo appuntamento sinfonico del 2022, previsto per venerdì 25 e sabato 26 novembre, con cui va in scena la Russia più immaginifica e visionaria, fra sinestesie coloristiche e innovazioni dirompenti. Troppo raramente eseguito è il pregiatissimo Concerto per pianoforte in fa diesi di Aleksandr Skrjabin, qui col solista veronese Edoardo Maria Strabbioli. Colori e sonorità fiabesche sprigiona invece la fantastica Suite da Il Gallo d’oro di Nikolaj Rimskij-Korsakov, il massimo orchestratore e maestro di tutti i Russi del Novecento. Sul podio debutta il direttore Francesco Cilluffo che si accollerà pure la stupefacente Sinfonia di Salmi di Igor Stravinskij, banco di prova per il Coro preparato da Ulisse Trabacchin.
Eventi straordinari
In evidenza sarà la coproduzione dell’opera La Gioconda con il Teatro Sloveno di Maribor e i teatri di Cremona, Como, Brescia e Pavia, dove il nuovo allestimento dell’opera di Ponchielli sarà ripreso immediatamente dopo il debutto veronese per dieci repliche, tra ottobre e novembre 2022, proseguendo una recente e proficua collaborazione artistica con la Slovenia ed inaugurandone una nuova con le città italiane del circuito As.Li.Co.
Non pochi sono gli appuntamenti straordinari che si aggiungono alle regolari stagioni lirica e sinfonica in abbonamento. Si comincia con un particolare momento dedicato alla Festa della Donna: What if a woman. Si tratta di una speciale serata pensata per martedì 8 marzo all’insegna delle finezze corali dei complessi artistici areniani preparati dal Ulisse Trabacchin. Domenica 10 aprile l’Orchestra della Fondazione Arena sarà ancora protagonista dell’evento speciale Grand Cru che si svolge in occasione dell’inaugurazione di Vinitaly 2022, esposizione imperdibile in cui Verona si conferma capitale mondiale vinicola ed enologica.
Le forze artistiche congiunte della Fondazione regaleranno un concerto alla città, sabato 24 settembre 2022, in vista del ritorno alle attività autunnali del Teatro Filarmonico, Aspettando il Filarmonico.
In occasione della finale del Concorso pianistico Città di Verona, sempre più affermato a livello internazionale per le centinaia di partecipanti da tutto il mondo, l’Orchestra areniana accompagnerà il concerto dei solisti sabato 19 novembre. Come da tradizione, sabato 31 dicembre 2022 festeggerà poi l’arrivo del nuovo anno con lo speciale Concerto di fine anno, appuntamento atteso dal pubblico per le grandi sorprese riservate da un cast eccezionale con un programma divertente e raffinato.
Riprendono ad ampio respiro anche le iniziative di Arena Young, rivolte a studenti e personale di scuole, università, accademie: sono confermate le speciali anteprime giovani, i venerdì precedenti il debutto delle sei opere in cartellone, al prezzo speciale di € 5 a biglietto.
È confermato anche il Ritorno a teatro, dove la Fondazione Arena di Verona propone un percorso di avvicinamento all’opera e alla musica sinfonica. Il mondo della Scuola potrà assistere alle rappresentazioni in cartellone per la Stagione Artistica 2022 al Teatro Filarmonico, con l’opportunità di partecipare ad un Preludio prima dello spettacolo. Sarà un momento di approccio alla trama, ai personaggi e al linguaggio del teatro in musica, che avrà luogo nella prestigiosa Sala Maffeiana.
Particolarmente nutrito il programma de Il Teatro si racconta, rassegna del teatro in musica per ragazzi che si arricchisce con nuovissime proposte: i più piccoli si appassioneranno alle avventure di Pierino e il lupo di Prokofiev e ai colorati personaggi delle Esofavole. Tornano per tutti, Raccontando Carmen (in vista del titolo inaugurale del Festival 2022) e L’Histoire du soldat di Stravinskij. A tutti si rivolgono anche le due nuove produzioni: Le quattro stagioni di Vivaldi, in una trascrizione per violino elettrico solista, quartetto d’archi, basso elettrico e batteria e la Gattomachia di Orazio Sortino: una favola musicale per narratore, violino concertante e archi, abbinata al coloratissimo Ma Mère l’Oye, suite sinfonica destinata alla danza che Ravel trasse dalle favole di Perrault. Biglietti disponibili a € 3. Ultima importante novità che sarà esposta nel dettaglio in vista dell’avvio in autunno 2022 è l’iniziativa Family Concert: pomeriggi di teatro musicale a prezzi speciali rivolti appositamente ad un pubblico intergenerazionale di famiglie. Informazioni e prenotazioni: Ufficio Formazione scuola@arenadiverona.it – tel 045 8051933.