Martedì 22 febbraio alle ore 20 tornano gli appuntamenti della rassegna Jazz del Teatro Ristori. Ospiti il poliedrico pianista e compositore americano Emmet Cohen, autorevole rappresentante della nouvelle vague del jazz contemporaneo, che sarà accompagnato dalla splendida voce di una delle cantanti jazz più acclamate del momento, Samara Joy, vincitrice del Sarah Vaughan International Jazz Vocal Competition del 2019. Per i critici “Emmet non è solo tecnica, swing, conoscenza del repertorio e musicalità: tutti apprezzano la sua profonda capacità di comunicare con lo strumento, la qualità principale di un musicista”.
Il poliedrico pianista e compositore jazz americano è emerso come una delle figure chiave della sua generazione nella musica e nelle arti correlate. Prodigio riconosciuto, Cohen ha iniziato lo studio del pianoforte a tre anni e il suo modo di suonare è diventato rapidamente una fusione matura di musicalità, tecnica e concetto. Possiede una tecnica fluida, un’ampia e innovativa gamma di tonalità e un vasto repertorio. È docente di alto perfezionamento al livello internazionale nei programmi come “Jazz for Young People” del Lincoln Center; tuttavia il suo ruolo di maestro raggiunge studenti di tutte le età. Lui stesso un ex alunno della YoungArts Foundation, Cohen cura programmi multidisciplinari YoungArts che includono scrittura creativa, teatro, danza, arti visive, cinematografia, musica, voce e jazz.
Cohen ha conseguito un master alla Manhattan School of Music e una laurea alla Frost School of Music dell’Università di Miami, dove ha studiato con la pianista ed educatrice Shelly Berg. Nei suoi anni di formazione è stato istruito in pianoforte classico al Pre-College della Manhattan School of Music. Artista potente e carismatico, Cohen possiede talenti di ampio respiro che stanno rinvigorendo il mondo delle arti contemporanee sia negli Stati Uniti che a livello internazionale. Ha partecipato a eventi jazz di fama mondiale, tra cui i festival jazz di Newport, Monterey, Mare del Nord, Berna, Edimburgo, Detroit e Gerusalemme, nonché il New Orleans Jazz and Heritage Festival e le Olimpiadi invernali di Sochi 2014 in Russia.
Ad accompagnarlo martedì 22 sul palco del Ristori la voce morbida di Samara Joy, una stella che cresce a ogni esibizione. Dopo essersi aggiudicata il premio dedicato a Sarah Vaughan, ha appena completato la registrazione del suo album di debutto, che la vede Samara accompagnata dal Pasquale Grasso Trio. Nata e tuttora residente a New York, nel Bronx, è cresciuta nella musica grazie all’ispirazione dei suoi nonni paterni, Elder Goldwire e Ruth McLendon, che guidavano il noto gruppo gospel di Philadelphia “The Savettes”, e all’ispirazione di molti artisti Gospel e R&B, tra cui Stevie Wonder, Lalah Hathaway, George Duke, Musiq Soulchild, Kim Burrell, Commissioned.
“Anche se non sono cresciuta cantando in chiesa”, spiega, “ho sempre sentito la mia famiglia cantare insieme musica ispiratrice. Il primo ricordo di una mia esibizione è stato con una canzone di Jordin Sparks per il mio diploma di quinta elementare. Poi, attraverso i musical della scuola media, mi sono divertita a esplorare l’estensione della mia voce e ad applicare diversi colori per adattarli ai personaggi che interpretavo. Alla fine, durante il liceo, mi sono unita al coro della chiesa, cantando tre servizi a settimana per quasi due anni”.
Maggiori informazioni sulla stagione 2021/2022 del Teatro Ristori e per gli orari di biglietteria visitare il sito www.teatroristori.org. Per l’accesso al teatro è richiesto come da normativa in vigore di esibire il Green pass rafforzato e di indossare la mascherina Ffp2 per tutta la durata dell’evento.