Draghi ha annunciato ieri a Firenze che il 31 marzo finirà lo stato di emergenza che vigeva in Italia dal marzo 2020. Con questa decisione decade anche la divisione dell’Italia in zone di diverso colore. “Il nostro obiettivo – ha detto il capo del governo- è riaprire del tutto, al più presto”. Il primo aprile quindi sarà il giorno del ritorno graduale alla normalità. Ma andiamoci cauti. Il Covid sta passando da una fase pandemica ad una endemica, il che significa che ci dovremo convivere, come avvale per altri virus, primo fra tutti quello dell’influenza. Sarà così importante fare in vaccino aggiornato sulle varianti ogni anno e utilizzare nei casi più gravi gli antivirali di ultima generazione e gli anticorpi monoclonali. Intanto però non possiamo ignorare la realtà. Anche ieri in Italia ci sono stati troppi morti, conseguenza dei contagi dei mesi scorsi: 252. Il tasso di positività è al 10,2%. I ricoverati nei rapiti medici di tutt’Italia sono diminuiti di 549 posti letto ma restano 12.527. I ricoverati in terapia intensiva sono 886 (-10 ). La situazione nella nostra regione registra 27 morti, che portano i decessi da inizio pandemia a 13.777. Sono 1.189 (-11) i ricoverati in area medica, e 101 (-2) quelli in terapia intensiva.