L’Avis provinciale tira le somme del 2021 registrando, nonostante le restrizioni anticovid, un +2,41 per cento di donazioni rispetto al 2020 per un totale di 36.506 sacche raccolte tra plasma e sangue. I donatori Avis veronesi non solo non si sono fermati davanti alle restrizioni anticovid e a una situazione contingente non favorevole protrattasi anche per tutto l’anno appena archiviato, ma nel 2021 hanno segnato un +2,41 per cento di donazioni di sangue e plasma rispetto al 2020. L’Avis provinciale di Verona stila un confortante bilancio dell’attività delle 66 sezioni di città e provincia che hanno effettuato un totale di 36.506 donazioni, a fronte delle 35.648 del 2020 (+858), recuperando il terreno perso nel primo anno di pandemia.
«Il ritorno dell’emergenza pandemica ci ha posto non pochi ostacoli e non sono mancate le difficoltà. Ma gli ospedali, che a differenza del 2020, non hanno mai smesso di operare su entrambi i fronti, quello della pandemia e quello dell’assistenza ordinaria, hanno sempre avuto bisogno di sangue – commenta la presidente Paola Silvestri – . Il nostro grazie, quindi, va ai donatori e ai volontari perché hanno dato un segno di responsabilità e di generosità che non era scontato. Sono stati disponibili a tutti i livelli chi per andare a donare e chi per chiamare i donatori e fissare gli appuntamenti. Così hanno tenuto viva la cultura della donazione e il senso di appartenenza ad Avis. Hanno fatto tutto il possibile». Il mese di marzo è stato quello più “produttivo” con 3.310 sacche donate. In tutti gli altri mesi dell’anno sono state più di tremila le donazioni, a eccezione dei mesi estivi di giugno, luglio e agosto e del mese di dicembre in cui si è registrato un calo fisiologico a 2.900 donazioni circa con il minimo annuale di agosto di 2.767.
Avis provinciale, inoltre, si è impegnata a Natale nella distribuzione dei cuori di cioccolato e di candeline della speranza per la campagna a sostegno di Telethon, per la ricerca sulle malattie genetiche. Diciannove gruppi Avis, coordinati dal delegato Giovanni Bodini, hanno raccolto 21.305 euro.
E, infine, l’associazione ha incontrato 2.640 bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie per l’attività di sensibilizzazione al dono con il progetto Scuola finanziato da Avis regionale. «Supportati da psicologi ed esperti da noi formati, promuoviamo la cittadinanza attiva attraverso momenti di incontro, teatro, giochi e letture – spiega Regina Minchio, referente di Avis per le scuole – stimolando delle riflessioni attraverso cui arriviamo al concetto di solidarietà e quindi del dono che è gratuità e non chiedere nulla in cambio. È un processo che agevola il percorso di maturità del bambino». E c’è poi un esercito di volontari schierati su tutto il territorio e impegnati nell’informazione sulla donazione del sangue. E l’appello al dono non si ferma mai. Tutti possono donare il sangue. Basta godere di buona salute, pesare almeno 50 chili e avere fra i 18 e i 65 anni. Per informazioni si può contattare l’Avis, al numero 045 820 3938.