(di Stefano Cucco) “L’80% dei milioni di tonnellate di plastiche, che annualmente finiscono in mare, sono trasportate dai corsi d’acqua, che solcano la terraferma, vittime di una società incoerente, ad ogni livello, tra affermazioni di principio e scelte concrete”: ad affermarlo è Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione del Territorio e delle Acque Irrigue) che, intervenuto al convegno ANCI sullo stato delle acque marine, ha indicato questa come una delle battaglie di civiltà, su cui sono impegnati i Consorzi di bonifica, gestori della rete idraulica minore, lunga oltre 200.000 chilometri. E’ stato proprio questo, uno dei problemi, cui sono state proposte soluzioni d’avanguardia nel corso della seconda edizione dell’Innovation Hub, organizzato da ANBI, mutuando l’esperienza dell’Urban Hub e del Consorzio di bonifica di Piacenza; l’idea di “Blu Eco Line” si chiama “River Cleaner” ed è un impianto per l’intercettazione di rifiuti flottanti in ambiente fluviale.
Oltre a questa sono state altre sei, le esperienze di start-up, spin-off universitari e progetti di ricerca, selezionate in materie di competenza dei Consorzi di bonifica. Due i droni presentati : “Dart 242”, deputato al sorvolo, nonché al controllo degli argini e “Sinoptic”, originale drone galleggiante per la sorveglianza acquea. Altro tema di grande interesse è la produzione di energia rinnovabile; due le proposte innovative: il microeolico di “WindCity” ed i pannelli fotovoltaici galleggianti di “I-pergola”. Guardano, infine, al territorio le soluzioni ideate nel mondo universitario: “E3”, spin-off dell’Ateneo della Calabria, ha ideato un software per monitorare la produzione di sedimenti all’interno di un bacino; il progetto “Soil Bank”, nato dalla collaborazione fra Ateneo di Padova e Consorzio di bonifica Veneto Orientale, punta sperimentalmente ad individuare le opportune pratiche agronomiche per migliorare la qualità organica dei terreni. “L’Innovation Hub”, conclude il DG di ANBI, “è un tassello della vocazione alla ricerca applicata, presente nei Consorzi di bonifica, capaci di adattarsi alle trasformazioni della società, cavalcando soluzioni d’avanguardia. Quanto presentato oggi anticipa due proposte innovative, che illustreremo entro breve: l’avvio della certificazione “Goccia Verde” per la sostenibilità idrica ed i primi progetti del Piano Laghetti che, redatto con Coldiretti, punta a realizzare 10.000 bacini medio-piccoli entro il 2030”.