Lunedì 16 maggio il Consiglio regionale del Veneto accoglie i dattiloscritti originali dei discorsi, interventi e appunti di Angelo Tomelleri, primo presidente della Regione Veneto, dal 1970 al 1980 (al centro nella foto coi suoi assessori). A donare il fondo archivistico è Mario Serafin, dirigente regionale per sette legislature, giornalista vicentino e stretto collaboratore di Tomelleri nella stesura dei suoi interventi istituzionali e politici. L’atto pubblico di donazione al Consiglio, in sala Cuoi (ore 13), vedrà la presenza dell’Ufficio di presidenza, del segretario generale Roberto Valente, dei rappresentanti dell’associazione ex consiglieri Aldo Bottin e Lugi Covolo e del responsabile della Biblioteca del Consiglio, Giovanni Sordini.
I quattro faldoni raccolgono 250 testi: pensieri e parole pubbliche dell’ingegnere veronese che negli anni Settanta ha “impostato l’impianto e la macchina organizzativa della neonata Regione”, come sottolinea Serafin, curatore insieme allo storico Filiberto Agostini della monografia “Angelo Tomelleri, primo presidente della Regione Veneto“, edita da Franco Angeli per conto dell’associazione Consiglieri regionali del Veneto. Già presidente della Provincia di Verona e della società autostradale Autobrennero, esponente di primo piano della dc veronese e veneta, commissario dell’Ente Nazionale Tre Venezie, Tomelleri ha guidato l’ente regionale nelle prime due legislature, con piglio organizzativo, spirito imprenditoriale e saggezza programmatrice, in stretta collaborazione e sintonia con Vito Orcalli, primo presidente del Consiglio regionale del Veneto. Senatore dal 1983, muore dopo mesi di malattia il 24 giugno 1985, alla vigilia del suo sessantunesimo compleanno. Interprete e guida della stagione fondativa della Regione e dell’egemonia politica democristiana, è stato il presidente dello Statuto, del primo programma regionale di sviluppo, della programmazione urbanistica, della riforma della sanità e dell’assistenza, dell’incentivazione agricola, dei primi piani per i trasporti, il commercio, l’artigianato e la formazione professionale, nonché di Alpe Adria e dello slancio europeista della Regione.
L’archivio Tomelleri andrà a costituire- nelle intenzioni della presidenza del Consiglio e del segretario generale – il primo nucleo della ‘biblioteca dei Presidenti’, cioè della raccolta organica dei lasciti e degli archivi privati dei presidenti e dei politici che dal 1970 ad oggi hanno fatto la storia della Regione e del Veneto.