Francesco Rucco – qui il nostro video – , sindaco e anche presidente della provincia di Vicenza, e Mario Conte, sindaco di Treviso, cono venuti a Verona a dichiarare il loro sostegno a Federico Sboarina per la riconferma alla guida dell’Amministrazione comunale di Verona. Si tratta di due realtà urbane molto diverse. Vicenza, molto vicina alla nostra provincia – pure presente alla conferenza stampa e rappresentata dal presidente Manuel Scalzotto- ed unita a Verona dalla fusione della multiutility Agsm-Aim, uno dei fiori all’occhiello dell’amministrazione Sboarina. Treviso, più lontana, dalla parte opposta dalla regione, ma anch’essa accomunata dall’appartenenza al centrodestra. Esattamente come Venezia, che attraverso il suo primo cittadino Luigi Brugnaro, aveva già dichiarato la propria solidarietà al collega veronese.
Si sta insomma delineando una squadra di sindaci delle più importanti città venete, cui manca solo Padova, che è amministrata dalla sinistra, che – come ricordato da Sboarina- hanno cominciato a rapportarsi ed a lavorare assieme ai tempi della pandemia, ma anche dopo hanno voluto mantenere vivo e operativo il rapporto di collaborazione.
«Si è così creata una filiera col nostro governatore – Zaia – che è fondamentale per governare il territorio. In questo momento molto complicato c’è bisogno di continuità. Non ci possiamo fermare e portare a termine tutte le opere importanti».
Elemento interessante che emerge per la seconda volta nella prospettiva politica di Sboarina l’accenno a Verona città metropolitana che, ha tenuto a precisare alla presenza dei colleghi, è nell’ordine delle cose «visto che Verona con i suoi 260 mila abitanti è la più grande città del Veneto e per di più con un trend di crescita che prevede 300 mila abitanti per il 2030. Se poi consideriamo – ha continuato- la vicinanza del Lago di Garda e dei comuni della cintura, Verona può ambire ad essere una città metropolitana di 500 mila abitanti».