Cinque sono, complessivamente, i tifosi che lo scorso 8 maggio, in occasione della partita Verona-Milan, si sono resi responsabili di aggressioni, danneggiamenti o di altri reati “da stadio”. La partita era considerata ad alto rischio per la rivalità che da sempre contraddistingue le due tifoserie. La posizione in classifica del Milan aveva richiamato un numero considerevole di tifosi rossoneri che raggiungeva le 16.000 presenze. Nei giorni successivi si apprendeva di aggressioni perpetrate da una o dall’altra fazione e venivano fatte 2 denunce. Dalle indagini della Digos sono state identificati e a deferiti all’Autorità Giudiziaria 2 facinorosi gravitanti nel mondo ultras milanista e 3 supporter veronesi tutti con età compresa fra i 19 ed i 53 anni, alcuni dei quali con precedenti di Polizia per stupefacenti.
Due dei tre veronesi denunciati, si sono resi responsabili dell’aggressione ai danni di un giovane tifoso milanista “responsabile” di essere transitato nella zona esterna dello stadio tra la “curva sud” e la “tribuna est”, settori notoriamente considerati dagli ultras nostrani “off limits” per gli avversari. I reati contestati sono percosse e violenza privata, aggravati dall’averli commessi in occasione di una manifestazione sportiva.
Nel corso della gara un tifoso milanista si rendeva responsabile del danneggiamento di due seggiolini nel settore “poltronissime nord” e del lancio di uno di questi in direzione di uno steward a bordo campo. Il responsabile veniva immediatamente identificato da personale Digos e deferito per i reati di danneggiamento aggravato e lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive . Un altro tifoso milanista veniva deferito in stato di libertà per possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive e lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive per aver lanciato una torcia illuminante all’interno del settore “Poltronissime Est” ove si trovavano tifosi veronesi.
Al termine della partita, durante il deflusso veniva fermato e identificato un tifoso veronese che, da quanto raccontato poco prima da alcuni tifosi milanisti poi allontanatisi senza fornire generalità, aveva tentato di avvicinarli insieme ad altri, accerchiandoli e spintonandoli. Alcuni poliziotti inseriti all’interno di una squadra organica del reparto Mobile, dopo aver ascoltato il racconto delle vittime ed individuato uno dei responsabili, intimavano a quest’ultimo di fermarsi chiedendogli l’esibizione di un documento di identità. Il tifoso veronese, vistosi scoperto, si dava alla fuga. Ciò costringeva alcuni operatori ad abbandonare la propria postazione per mettersi all’inseguimento.. Il soggetto veniva, pertanto, denunciato per i reati di rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale e interruzione di un ufficio o servizio pubblico nel corso di manifestazioni pubbliche. Nei confronti di tutti i responsabili, il Questore di Verona, ha avviato il procedimento amministrativo volto all’emissione del provvedimento del “D.a.Spo.”, che inibirà loro, per diverso tempo, l’accesso agli stadi.