Damiano Tommasi è il nuovo sindaco di Verona e questa è la sua prima dichiarazione da primo cittadino: «A Verona non avrei mai pensato ad un calciatore sindaco; è devastante l’entusiasmo smosso qualcosa è successo oggi a Verona e sono felice di esserne parte. Verona è anche questo: ha dimostrato che si può far politica senza denigrare, senza offendere l’avversario, parlando di futuro. Verona lo merita. Sappiano cosa abbiamo fatto, se c’è questo entusiasmo è perchè non era semplice. Ci siamo messi in gioco per fare questo e siamo pronti anche alle cose difficili. E’ una grande responsabilità . Le persone chiedono agli amministratori altre parole e altri valori. Verona gira pagina, ma non è “liberata” (commentando i ragazzi che cantano Bella Ciao). Ci siamo già sentiti con Sboarina e mi ha fatto un “in bocca al lupo” e gli ho detto che ci saremmo visti presto. Abbiamo vinto anche nei modi».
Federico Sboarina, sindaco uscente: «I numeri del secondo turno sono bassi, abbiamo perso. Questo è il dato. Lascio a Tommasi una città in salute, che sta crescendo. Forse non siamo riusciti a farlo percepire in maniera chiara. Faremo un’opposizione perchè le cose messe in piedi vadano avanti, e un’opposizione ferma sulle cose che possano bloccare la crescita della città. Rifarei la scelta dell’apparentamento, manca la controprova ed abbiamo preso quasi 8mila voti in più di due settimana fa. Era un accordo di palazzo, decidono i cittadini e vanno oltre gli accordi di palazzo. Ovunque non c’è stato apparentamento, perchè doveva essere fatto a Verona? I cittadini scelgono e decidono loro al di là delle alchimie. Starò all’opposizione, c’è da ripartire a livello locale. Errori ne sono stati fatti, è giusto dirlo e anche verificare quali sono e da lì ripartire. Io mi faccio il mio esame di coscienza e lo faranno anche i miei alleati. Da lì ripartiamo».
Vincenzo D’Arienzo (PD): «Con apparentamento o meno, i veronesi potevano comunque votare per il sindaco uscente. Il dato politico vero però è questo: nonostante una città chiaramente di centrodestra ha vinto il centrosinistra. Se non hanno votato il loro ambito culturale è perchè da almeno dieci anni questa classe dirigente non produce nulla di buono. L’elettore di centrodestra ne ha preso atto».
Dati conclusivi dai seggi. Conteggio completato e Damiano Tommasi è il nuovo sindaco di Verona. Il divario è importante: ben 6mila voti, 50.118 voti per Tommasi a fronte dei 43.730 del sindaco uscente. I voti validi sono stati 94.848, ben 14.836 in meno rispetto al primo turno. Dal primo al secondo turno, Sboarina è cresciuto di 8mila voti: da 35.405 a 43.730; Damiano Tommasi ha incrementato invece di ben 6.388 nuovi suffragi rendendo così inefficace la rincorsa dell’ex sindaco.
Claudio Melotti (forza Italia): «Ora bagno di umiltà. La responsabilità è del sindaco Sboarina, la sua testardaggine nell’aver negato l’apparentamento, ed è colpa anche della Lega che ha dato il via a questa lista e che ha gestito le ultime nomine»
aggiornamento ore 23.40 Arrivano i primi dati dello spoglio dalla sezioni: alla metà dello spoglio delle sezioni è in testa Damiano Tommasi col 54.05%. e oltre 25mila voti, contro gli oltre 21mila di Federico Sboarina. Si allarga la forbice fra i due candidati sindaci.
aggiornamento finale dato sull’affluenza Il dato quasi definitivo di 260 seggi vede il 46,76% di partecipazione per un complessivo di 93.610 votanti, 8mila in meno rispetto al totale del primo turno
Paolo Paternoster (Lega): «Non capisco e ancora mi domando perchè Federico Sboarina ha rifiutato l’apparentamento davanti ad un risultato della sinistra così eclatante. Capisco l’antipatia personale, ma con non è con questo che si fa politica».
aggiornamento ore 23.17 Coi dati di 252 seggi l’affluenza cala ancora al 47,16% per 91.161 votanti complessivi
aggiornamento ore 23.10 A metà dei seggi, l’affluenza si conferma al 48,15% contro il 55,8% del definitivo del primo turno.
aggiornamento ore 23.08 Dato definitivo dell’affluenza: a poco più di 100 dei 265 seggi, l’affluenza definitiva si colloca al 48,11%
aggiornamento ore 22. 20 A quaranta minuti dalla chiusura dei seggi e dall’inizio dello spoglio, riepiloghiamo i dati più significativi del primo turno. Damiano Tommasi e Federico Sboarina avevano un compito impegnativo: conquistare i 29.813 veronesi che due settimane fa avevano dato il loro voto a Flavio Tosi, ad Alberto Zelger e alle due candidate Sautto e Barollo. Oltre a loro, altri 101.032 nostri concittadini che avevano disertato bellamente le cabine elettorali. Dalla loro, i due candidati sindaci al ballottaggio avevano raggranellato 43.102 voti Tommasi e 35.405 Sboarina. Il gap fra i due ammontava a 7.697 voti. E più delle percentuali, questa sera bisognerà guardare proprio al dato numerico.
Veniamo all’affluenza: alle ore 19,00 (ultima rilevazione) i votanti sono stati 64.903: 11.063 in meno rispetto a due settimane fa, con un calo di oltre 5 punti percentuali. Sono state segnalate code ai seggi in quest’ultima ora. Vedremo quindi se il rientro dal lago avrà portato davvero a ridurre l’ampia fase che si attende dell’astensione.