Stato di emergenza siccità per Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Piemonte. Alla nostra regione andranno 4,8 milioni. 10,9 all’Emilia Romagna, 4,2 al Friuli Venezia Giulia, 9 alla Lombardia, 7,6 milioni all Piemonte. “All’interno di questo decreto – ha detto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini- sono già stati stanziati oltre 35 milioni da ripartire tra le cinque regioni coinvolte. Il governo non si fermerà qui, ci saranno altre misure e siamo concentrati sulla messa a terra delle risorse del Pnrr dedicate a questa tematica”.
Zaia ha precisato all’Ansa: “Noi siamo stati i primi in Italia, precisamente il 21 aprile, a chiedere lo stato di emergenza per la siccità perché già due mesi fa gli indicatori erano evidenti. Ben venga dunque la scelta del governo di concederci lo stato di emergenza. Ora attendiamo di capire i dettagli e aspettiamo la nomina del commissario e degli eventuali sub commissari affinché si possa essere operativi con interventi veloci. C’è poi un aspetto, quello finanziario, che riteniamo fondamentale per dare ristori a chi ha subito danni”.
“Spero inoltre – sottolinea Zaia – che si rivedano alcuni capitoli del Pnrr e si approfitti dei fondi europei, ad esempio, per la pulizia degli invasi di montagna, per la creazione di nuovi invasi magari da cave dismesse, per aiutare l’agricoltura affinchè utilizzi forme di irrigazione non colabrodo dato che la canalizzazione a cielo aperto ha una dispersione della risorsa idrica paurosa. Dobbiamo puntare su modalità da arido-cultura, tipo israeliana, dove c’è il tubo con la goccia per molte coltivazioni, piuttosto che sulla pluvirrigazione, dove l’impianto a pioggia è molto meno dispendioso sul fronte della risorsa idrica rispetto alla canalizzazione”. “Bisogna pensare al futuro e usare più risorse del Pnrr per salvaguardare l’acqua – conclude il governatore -.Ai cittadini ribadisco infine il messaggio di buon senso: non sprechiamo l’acqua e facciamo massima attenzione agli incendi, evitando il più possibile di accendere fuochi”.