(Di Gianni Schicchi) La danza di quest’estate si ispira a Shakespeare. Nell’ambito dell’Estate Teatrale Veronese anche l’arte coreutica presenta un cartellone tutto dedicato al grande drammaturgo inglese, portando in scena storie e personaggi senza tempo, fra classico, popolare e contemporaneo.
Grande appuntamento al Teatro Romano per le serate del 19 e 22 luglio (ore 21,15) con la presenza di una grande interprete come Eleonora Abbagnato che celebra Giulietta, simbolo di un amore senza tempo. Lo spettacolo sarà a cura di Daniele Cipriani, con l’accompagnamento live della musica. Daniele Cipriani non ha voluto scegliere né le celeberrime note del balletto Romeo e Giulietta di Prokofiev, né i dialoghi dalla tragedia shakespeariana, preferendo costruire lo spettacolo intorno ad altre musiche ad essa ispirate, tra cui quelle di Ciajkovskij e Berlioz, proposte con trascrizioni piuttosto inusuali per due pianoforti, eseguite da due brillanti pianisti come i virtuosi Marcos Madrigal e Alessandro Stella, che interagiranno con i ballerini in scena o la voce recitante.
Aprirà lo spettacolo, in prima assoluta, una creazione di Sasha Riva e Simone Repele sulle note di Ciajkovskij, in cui si vedrà una bimba bionda assorta in sogni romantici ad occhi aperti. Una piccola Giulietta dei nostri giorni che specchiandosi vede riflessa la sua immagine di giovane donna con accanto il suo Romeo. La giovane donna è Eleonora Abbagnato, la bambina, Julia Balzaretti, la figlia decenne dell’étoile. Il presente e il futuro così si fondono e confondono.
Il brano centrale sella serata vedrà invece Eleonora Abbagnato nei panni della romanticissima Giulietta, in un passo a due che il geniale coreografo Uwe Scholz compose nel 1988 per il suo balletto capolavoro Il rosso ed il nero, su musiche di Berlioz, rimontate per l’occasione da Giovanni Di Palma. Di Shakespeare si ascolteranno anche una selezione dei più bei sonetti presenti nel suo Romeo e Giulietta, ma altri saranno inclusi nella raccolta dei cosiddetti Fair Youth Sonnets, dedicati alla persona di cui lo scrittore era invaghito: Una giovane donna? Un giovane uomo? Una figura enigmatica, misteriosa, quanto il Bardo stesso, di cui non conosceremo mai l’identità. A recitarli la voce senza tempo di una celebre attrice.