Bentornati a Verona. E a Marmomac, il salone internazionale dedicato a marmo, tecnologie e design, che tra pochi giorni si inaugura in presenza, con un confortante consento degli operatori internazionali e il supporto di un mercato in crescita, che sembra volersi lasciare alle spalle i fantasmi della pandemia. Dopo l’edizione 2020 “in digitale” il mondo del marmo ricomincia a fare business e a confrontarsi dal vivo, cominciando proprio dal cuore dell’economa veronese. Veronafiere si prepara così a ospitare sotto i migliori auspici – da mercoledì 29 settembre a sabato 2 ottobre – la 55ª edizione del più importante evento mondiale del settore, incentrato su pietra naturale, graniti, tecnologie di lavorazione, mezzi di trasporto e sollevamento, design applicato e servizi.

Nonostante la pandemia metta ancora a dura prova i sistemi produttivi di tutto il mondo e gli spostamenti all’estero, Marmomac 2021 è quindi riuscita a mantenere alti gli standard di internazionalizzazione. Gli espositori sono 756, di cui 427 italiani e 329 stranieri per un totale di 39 Paesi. In particolare, pur dovendo scontare l’assenza di Cina e India per ragioni di Covid, partecipano 80 imprese dalla Turchia, 15 dal Brasile (che dispongono dei “corridoi verdi” per operatori economici esteri), 11 dall’Egitto e 6 dall’Iran. L’intera filiera della pietra naturale è rappresentata tra 9 padiglioni e le aree esterne: il 53% degli espositori è specializzato in prodotto e architettura, il 18% in macchinari, il 14% in utensili e il 5% in servizi. Alla manifestazione partecipano 250 top buyer esteri, selezionati e ritenuti strategici per consentire alle imprese di avvicinare nuovi mercati. Vi saranno delegazioni di architetti, importatori di lastre e tecnologie dagli Stati Uniti, dal Canada, dalla Russia e dal Maghreb, Iran e Giordania, aree determinanti per lo sviluppo di progetti esclusivi e di lusso.

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Da sinistra Federico Sboarina, Maurizio Danese, Giovanni Mantovani e Flavio Marabelli
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“La 55ª edizione ha l’obiettivo di rilanciare la crescita dell’industria tecno-marmifera, che conta oltre 3000 aziende e circa 34 mila addetti. Un settore”, osserva Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, “che nell’esprimere un’eccellente combinazione tra artigianalità, creatività, specializzazione e tecnologia, contribuisce in maniera significativa alla diffusione del sistema Italia nel mondo. Marmomac avverte questa responsabilità e il ruolo di ricompattare la community globale del marmo per ripartire e stimolare i mercati, l’import-export e lo scambio di conoscenze, e non solo durante i giorni della manifestazione”. E a proposito di ripresa dal vivo la rassegna si svolgerà in sicurezza, nel rispetto di tutte le normative anti-Covid, con obbligo di Green pass per dipendenti, espositori e visitatori, termoscanner agli ingressi, 400 telecamere attente agli assembramenti, sanificazione continua delle aree e degli impianti di climatizzazione, oltre a un punto tamponi rapidi a disposizione degli operatori.

“Marmomac ritorna insieme a tutti i punti di forza che l’hanno accreditata come il brand interprete dell’evoluzione del settore che trova fra promozione, internazionalizzazione e comunicazione il proprio ruolo strategico nel mercato globale”, afferma Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere. “Abbiamo stretto un accordo con Informa Exhibitions per un piano quinquennale di lancio del Natural Stone Pavillon all’interno del Tise di Las Vegas, dove già siamo presenti con una collettiva. L’obiettivo è rafforzare la rete di eventi all’estero targati Marmomac: come già in Brasile con Vitória Stone Fair e Cachoeiro Stone Fair, vogliamo diventare il riferimento anche per il Nord America”. Una forte ripresa delle nostre esportazioni certificata dalle rilevazioni di Confindustria Marmomacchine, di cui ha parlato il presidente onorario Flavio Marabelli (il focus nell’articolo a questo link).

“Oggi è un giorno di grande soddisfazione perché stiamo rilanciando Marmomac, la prima grande fiera internazionale che riapre in presenza a dispetto di tutte le incognite e le incertezze della pandemia”, sottolinea Federico Sboarina, sindaco di Verona. “Questo dimostra come il sistema Verona stia ripartendo, più velocemente e meglio di altri. L’Amministrazione comunale ne è convinta e lo ha dimostrato con l’aumento di capitale deliberato consapevolmente. Veronafiere è un asset fondamentale per la città e un volano per tutta l’economia del territorio”.

Con l’obiettivo di fornire ulteriori servizi a espositori e operatori, inoltre, è stato sviluppato Marmomac Plus, il portale dedicato al mondo della pietra naturale e punto di riferimento per il settore 365 giorni all’anno. Su questa piattaforma le aziende della filiera promuovono prodotti, progetti ed eventi digitali da loro organizzati, mentre il pubblico di professionisti e operatori ha a disposizione un database di aziende interattivo e sempre in aggiornamento con 1.080 imprese iscritte per un totale di 45 Paesi, oltre 5000 prodotti e 900 progetti. Molte le novità, compresa la campagna di comunicazione che celebra il ritorno in presenza di Marmomac, con il payoff “Welcome Back to Verona”, che associa le caratteristiche di forza e resistenza del marmo al coraggio e alla resilienza di operatori e aziende.

In questa edizione debuttano poi i Marmomac Talks: incontri, lectio e workshop per mantenere vivo e attuale il dibattito sul settore attraverso l’intervento di professionisti ed esperti. E le tecnologie disporranno del palcoscenico di Marmo+Tech, uno spazio di divulgazione e confronto in cui le aziende parleranno a una platea di tecnici, responsabili di impianto e sviluppatori di prodotto, condividendo case history, best practice e mostrando le innovazioni della tecnica al servizio di chi lavora la pietra. Tra gli altri appuntamenti si segnalano quelli con i curatori e i progettisti delle mostre di The Italian Stone Theatre – Time in Stone. Filo conduttore è il tempo, componente immateriale che distingue la pietra naturale dai prodotti artificiali. Le opere trattano design e architettura, arte e sperimentazione, coinvolgendo anche importanti brand dell’arredo. E ritorna l’Icon Award, che premia l’opera che, per impatto estetico e valore simbolico, diventerà l’immagine della campagna di comunicazione della successiva manifestazione. Quella di quest’anno sarà l’ultima edizione a svolgersi da mercoledì a sabato. Dal 2022 il salone si terrà da martedì a venerdì.