Primi incontri sulle nuove opportunità di finanziamenti per il Patto Territoriale del Basso Veronese e del Colognese. Sono intervenuti il Presidente della Provincia, Manuel Scalzotto (nella foto), il Consigliere provinciale con delega alle Politiche Energetiche Loris Bisighin, i sindaci e i rappresentanti di venti Comuni della pianura veronese e diverse associazioni di categoria ed enti. Al centro delle riunioni – organizzate con il supporto tecnico dei professionisti di Euris Srl di Padova – i 105 milioni recentemente resi disponibili dal Ministero dello Sviluppo Economico per l’intero territorio nazionale e destinati ai soggetti responsabili dei Patti Territoriali ancora attivi: in tutto una trentina in Italia e tra questi quello del Basso Veronese e Colognese, creato nel 2000 per lo sviluppo dell’area sud del territorio scaligero e il cui soggetto responsabile è tutt’ora la Provincia.
La nuova opportunità di finanziamento prevede l’erogazione fino a un massimo di 10 milioni per area a fronte della presentazione di progetti pilota capaci di creare occasioni di sviluppo per le piccole e medie imprese e gli enti locali. I fondi verranno destinati sia a iniziative proposte dalle PMI, coordinate dalla Provincia, dagli enti economici e dalle associazioni di categoria che si sono resi disponibili, sia dagli enti pubblici in grado di promuovere infrastrutture a servizio dello sviluppo imprenditoriale.
Gli ambiti delle possibili iniziative toccati nelle riunioni di ieri sono stati la transizione ecologica, la trasformazione digitale (industria 4.0), la rete infrastrutturale di servizi per veicoli elettrici e ibridi e i sistemi avanzati di videosorveglianza. I tempi per scegliere gli interventi e per la redazione degli studi di fattibilità sono contenuti: i progetti andranno presentati al Ministero entro il 15 febbraio 2022.
Un secondo incontro, per verificare ed eventualmente ampliare gli ambiti d’interesse entro i limiti indicati dal MISE, verrà programmato la prossima settimana in uno dei venti Comuni che fanno parte del Patto: Albaredo d’Adige, Angiari, Bevilacqua, Bonavigo, Boschi Sant’Anna, Casaleone, Castagnaro, Cerea, Cologna Veneta, Concamarise, Legnago, Minerbe, Pressana, Roverchiara, Roveredo di Guà, San Pietro di Morubio, Sanguinetto, Terrazzo, Veronella e Villa Bartolomea. “Il tempo concesso per presentare i progetti è estremamente esiguo ma le cifre sono importanti e la Provincia si è subito attivata per offrire una nuova opportunità alla pianura veronese – spiega il Presidente, Manuel Scalzotto –. I venti Comuni coinvolti sono quelli del Patto dell’inizio degli anni 2000. Ritengo che, rispetto ad allora, le condizioni siano cambiate e vi siano più territori di quest’area che potrebbero rientrare nella partnership per garantire progetti pilota di più ampio respiro e maggiormente efficaci per le nostre imprese. Abbiamo già chiesto in merito un parere al Ministero e auspico che ci sia data la possibilità di allargare la platea dei comuni che potranno tentare di accedere al fondo”.