Ieri sera, nell’auditorium della Gran Guardia, il sindaco Federico Sboarina ha consegnato le Chiavi della Città al professor Vittorino Andreoli, psichiatra, scrittore e accademico veronese che, nonostante gli impegni professionali nel mondo, ha sempre mantenuto un forte legame con la città. La motivazione del prestigioso riconoscimento per “l’illustre concittadino Prof. Vittorino Andreoli, psichiatra e accademico di fama mondiale, che mai ha dimenticato il legame con la sua comunità di origine”. Per l’Amministrazione Sboarina è la seconda consegna della prestigiosa onorificenza ad un personaggio legato a Verona che si è contraddistinto nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera affrontando principali problematiche della società contemporanea. La prima era stata la campionessa del nuoto Federica Pellegrini, per la straordinaria carriera olimpionica oltre che esempio per tutti i giovani di determinazione, costanza e impegno. Per il numeroso pubblico presente è stata anche l’occasione di assistere alla lectio del professor Andreoli. Tanti i temi affrontati durante l’incontro, comprese le difficoltà causate dalla pandemia. Proprio in pieno lockdown, il noto psichiatra italiano ha compiuto 80 anni. “Siamo qui per dare il giusto riconoscimento a Vittorino Andreoli, una persona illustre che è sempre stata legata al nostro territorio, ma anche per festeggiare il suo ottantesimo compleanno, la cui ricorrenza è stata il 19 aprile del 2020, una data che mi sono segnato perché eravamo tutti in lockdown chiusi in casa – ha detto il sindaco Sboarina -. Ora, dopo un anno e mezzo, festeggiamo quella data con questa festa perché per tanti veronesi l’immagine e i successi di Andreoli ci hanno accompagnato quando lo vedevano diventare una persona di fama internazionale. Di questo tutti noi dobbiamo essere orgogliosi. Festeggiamo dunque un compleanno in modo particolare, facendogli due regali, organizzando questo incontro in Gran Guardia e consegnandogli le Chiavi della Città. Ma anche lui ha fatto un regalo a noi, grazie per la sua lezione sulla situazione attuale legata alla pandemia, che ha aumentato il disagio giovanile e aumentato la paura”.