Nel Regno Unito è stata approvata una legge che vieta ai minori di farsi praticare ritocchi estetici, come botox e filler per gonfiare le labbra. L’intervento legislativo si è reso necessario per limitare un fenomeno di massa che si sta verificando anche in Italia. Sono sempre di più le ragazze sotto i 18 anni che si sottopongono a interventi di medicina o chirurgia estetica per modificare il proprio corpo. A questo punto serve una legge anche nel nostro paese perché, come spiega il prof. Daniele Spirito, docente presso la Scuola di specializzazione in chirurgia plastica dell’Università di Milano, “ricorrere ai trattamenti di medicina o chirurgia estetica prima di avere compiuto 18 anni comporta moltissimi rischi. Innanzitutto quello di cambiare idea e pentirsi quando si acquista maturità. Bisogna poi attendere che i lineamenti diventino definitivi con l’arresto della crescita prima di ragionare su una loro correzione. Ed esiste infine il rischio – spiega Spirito – di entrare in età già molto piccole nel vortice del ritocco senza freni”. Spesso sono le mamme a incoraggiare il ritocco. E il più delle volte i genitori che devono firmare il consenso scritto per interventi di chirurgia estetica sui minori, sono d’accordo.” Gli interventi più richiesti sono esiti di acne, orecchie a sventola, nasi molto pronunciati o seni piccoli. Incide molto il condizionamento dei social. Ma la richiesta principale delle ragazzine è il lip filler, il riempitivo per ‘gonfiare’ la bocca e avere labbra carnose e sensuali. In ogni caso si tratta di un fenomeno determinato da una cultura che dà troppa importanza alla forma e poca alla sostanza e che manca soprattutto dell’accettazione della percezione di sé stessi per assomigliare a dei modelli imposti dai media.