Alla fine il pollo americano è riuscito ad averla vinta su Cangrande della Scala. E’ riuscito a sgusciare fra le zampe del suo destriero e s’è piazzato in via Caioroli, praticamente in piazza Erbe, nel cuore di Verona. Ha aperto oggi il nuovo KFC (Kentucky Fried Chicken), il ristorante di pollo fritto che aveva suscitato parecchie polemiche in città. E non perché qualcuno ce l’avesse con chi frigge le alette di pollo, che comunque profumo non fanno, quanto perché molti ritengono che, inserito nel contesto della Verona medievale, un esercizio in perfetto american style sia una nota stonata, un po’ come le vendite di Kebab o i ristoranti cinesi. E in effetti c’è una delibera della Giunta comunale che vieta la vendita e l’asporto di cibi che non c’entrano con la nostra cultura. Ma si riferiscono solo a quelli orientaleggianti. Non a quelli americani. E così KFC ha potuto aprire.
E’ il terzo locale del brand che apre a Verona. Gli altri due sono in corso Milano e dentro l’Adigeo, il centro commerciale in Zai. In Italia ce n’è una cinquantina. Un bel business, non c’è che dire. Darà lavoro a 21 persone. Il compromesso per l’apertura è stato raggiunto con la regola che l’KFC di via Cairoli non potrà vedere cibo da asporto. Chi vuole mangiarsi il pollo fritto deve farlo lì, dentro il locale, che ha una capienza di 130 posti a sedere, arredato secondo il look della catena americana e sarà aperto tutti i giorni dalle 11 di mattina alle 11 di sera. Oppure potrà farsi portare a casa le alette di pollo fritto con i vari servizi di delivery.
E, sempre per restare in tema di brand americani che sbarcano in riva all’Adige, Hard Rock Cafè aprirà a breve in piazza Brà, sul Liston.