L’Atalanta di Gasperini ( e di Sartori, mai dimenticare che è a Bergamo l’artefice della favola Chievo) è la migliore squadra della serie A. Quindi nessuna tragedia è arrivata la prima sconfitta casalinga dell’Hellas dell’era Tudor. Come spesso accade il Verona è andato in vantaggio dopo circa 20 minuti col gol del solito Simeone, che così ha portato 12 il suo bottino complessivo nella classifica marcatori che lo vede terzo. E come da copione è partito alla grande, velocissimo, mettendo sotto gli ospiti. Ma poi verso la fine del promo tempo è arrivato il gol del pareggio atlantico, preannunciato da un palo. Nel secondo tempo ha dominato l’Atalanta che è passata in vantaggio su una rimessa sbagliata di un nostro difensore. Inutili tutti i tentativi di riagguantare “la Dea”. 

Tudor ha tenuto in panchina Barak, una delle pedine fondamentali del Verona, reduce da un’influenza, ed ha schierato all’attacco il tridente Caprari, Lasagna e Simeone. Esperimento riuscito. Quello che invece ha deluso è stato Ilic, opaco fino alla sostituzione con Bessa. Poco soddisfacente anche la prestazione di Ceccherini. Simeone e Caprari migliori in campo. Da segnalare la prestazione di Magnani che ha sostituito egregiamente al centro della difesa l’infortunato Dawidowicz.