Come prevedibile la variante Omicron ha fatto schizzare in alto i contagi. Il Consiglio dei Ministri, che dovrebbe tenersi domani, valuterà di imporre il Super Green Pass anche a tutti i lavoratori. Non importa se pubblici o privati. Pare invece esclusa, almeno finora, la possibilità di introdurre l’obbligo vaccinale tout court. Il modus operandi di Draghi è ormai chiaro: riuscire a ridurre il più possibile con provvedimenti parziali e progressivi quei 5 milioni e mezzo di no-vax costringendoli a vaccinarsi loro malgrado, agendo prima sulla vita sociale – niente bar, ristorante, stadio, cinema, tetro per chi non si vaccina- e poi su quella lavorativa – sanitari, polizia, insegnanti-. Per poi passare ad un altro giro di vite obbligando a vaccinarsi chi vuole continuare a lavorare. Ma anche qui gradualmente, agendo per categoria, così da non mettere in difficoltà in un colpo solo il mondo del lavoro. In questo modo il governo conta di “convincere” una buona parte di quei 5 milioni e mezzo che non si sono ancora vaccinati. L’obbligo potrebbe scattare solo successivamente, quando andrebbe a calare su un numero ancora inferiore di no-vax.
Intanto c’è anche da considerare che la crescita continua della curva dei contagi dovuta alla maggior diffusibilità della variante Omicron, che però pare meno grave, soprattutto per chi ha avuto la terza dose, sta portando velocemente al picco della pandemia che in Italia è previsto entro la fine di gennaio. Poi, un po’ per l’alta percentuale di vaccinati, un po’ per il numero di quelli che il Covid l’hanno passato in questi due anni, un po’ per la diminuzione della gravità del virus, dovremmo andare in discesa. Sempre che non spunti qualche nuova variante in quei paesi del mondo dove le vaccinazioni sono poche.