(di Stefano Cucco) A Montecchia di Crosara è stato siglato un patto tra Azienda Ulss 9 “Scaligera” e Comune per trasformare le ex scuole medie nel centro di sanità territoriale. Prende, pertanto, forma una delle strutture previste dallo Stato e inserite nel Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) dove portare figure professionali e servizi tra la popolazione. Si tratta di circa duemila metri quadrati pronti a rinascere come “Casa della comunità”, ovvero cittadella della salute, con annessa riorganizzazione dei servizi sanitari territoriali. Questa, concepita come servizio di prossimità finalizzato anche ad alleggerire l’attività degli ospedali, sarà il luogo in cui trovare risposta ai bisogni sanitari non acuti 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, grazie alla presenza di medici ed infermieri.
In essa, pertanto, troveranno spazio ambulatori specialistici, diagnostica, assistente sociale, punto prelievi, vaccinazioni, screening, cup, telemedicina, assistenza domiciliare, dipendenze, salute mentale. Questi saranno gli ambiti di attività in cui la logica della rete e del gruppo di lavoro sarà fondamentale. In essa, per questo, potranno trovare posto anche gli ambulatori dei medici di medicina generale, come quelli dei pediatri di libera.
La struttura individuata a tale scopo è l’ex scuola media di via Roma. Nell’accordo dovrà diventare, entro la metà del 2026, proprio la “Casa della comunità” a servizio della cittadinanza. In tutto sono ben 557 metri quadrati al primo piano primo, dove trovavano posto 7 aule, corridoi e servizi, 203 metri quadrati al piano rialzato, 100 metri quadrati nel seminterrato e circa 1000 metri quadrati di parcheggio esterno. Ricordiamo che fino al 2008 l’edificio era stato usato come scuola media, per, poi, essere traslocato nel nuovo polo scolastico di via San Pietro.
L’edificio è quello nel quale, nei prossimi mesi, a conclusione dei lavori di adeguamento strutturale ed impiantistico, traslocherà il distretto socio sanitario, che, da sempre, è ospitato al piano rialzato del municipio. E’ stato il primo cittadino di Montecchia di Crosara, Attilio Dal Cero a proporre all’Azienda Ulss 9 “Scaligera” la “Casa della comunità”. In pratica, il Comune di Montecchia si è detto pronto a vincolare a scopo socio-sanitario l’intera struttura, candidandola ad accogliere non solo il distretto ma anche, appunto, una delle 1288 “Case della comunità” (una ogni 40-50 mila abitanti) che il Pnrr si propone di realizzare in tutta Italia, con risorse europee, e che a Montecchia diventerebbe il punto di riferimento per un bacino di utenza che, tenendo conto del solo distretto, è di quasi 25 mila abitanti. Con questo accordo il Comune concede ad uso gratuito per 25 anni, prorogabili di 5, la struttura. Se i costi di adeguamento del distretto, 350 mila euro, li sta sostenendo il Comune, tutti i costi per la “Casa della comunità”, invece, saranno in capo all’Azienda Scaligera, attraverso i fondi europei.