La guerra non ha tardato a far sentire i suoi effetti anche sull’economia veronese. Le Acciaierie di Verona del gruppo Pittini, colosso della siderurgia, hanno ripreso ieri la produzione nello stabilimento veronese dopo la chiusura avvenuta mercoledì a causa della carenza di materie prime provenienti dalla Russia e dall’Ucraina. Oltre alla mancanza di materie prime all’origine della sospensione c’è anche il vertiginoso aumento dei costi dell’energia, dato che le acciaierie sono una delle attività industriali che più ne consumano. Era stato il secondo stop in pochi giorni. Analoga sospensione produttiva s’era verificata negli stabilimenti di Osoppo ( Udine) e di Potenza. L’attività dell’acciaieria, come quella del laminatoio, legata alla disponibilità di semilavorati, resta comunque a rischio a causa del conflitto russo-ucraino. Nella fabbrica veronese sono impiegati circa 400 lavoratori