Continua la costante riduzione delle pendenze che, al 31 dicembre, si attestano a circa 272 mila unità (-21% su base annua). I ricorsi pervenuti nel quarto trimestre registrano un aumento tendenziale del 16%, mentre le definizioni sono diminuite del 4%. Si consolida nel quarto trimestre 2021 l’utilizzo delle funzionalità digitali per l’attività giurisdizionale: il 34% delle udienze programmate si sono svolte a distanza e il 60% delle sentenze sono state redatte utilizzando il nuovo applicativo informatico.
Le nuove controversie instaurate in entrambi i gradi di giudizio nel quarto trimestre 2021, pari a 33.036, risultano in aumento del 15,7% rispetto all’analogo periodo del 2020. Le controversie definite, pari a 47.867, registrano una diminuzione tendenziale del 4,5%. Prosegue la discesa delle controversie pendenti che, alla data del 31 dicembre 2021, si attestano a 272.677 fascicoli, con una diminuzione del 21,1% rispetto all’inizio dell’anno.
In dettaglio, i ricorsi presentati presso le Commissioni tributarie provinciali (CTP) sono stati pari a 21.177, in aumento del 15,4%; le definizioni, pari a 33.424, hanno registrato una diminuzione del 7,4%. Nelle Commissioni tributarie regionali (CTR), gli appelli pervenuti nel medesimo periodo, pari a 11.859, sono risultati in aumento del 16,4%; le definizioni, pari a 14.443 provvedimenti, sono aumentate del 2,9%.
Nelle CTP la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore si è attestata al 51,8%, per un valore complessivo di 1.856,76 milioni di euro, mentre quella dei giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata del 26,6%, per un valore di 576,2 milioni. La percentuale delle controversie concluse con giudizi intermedi è stata del 10,1%, per un valore complessivo di 679,6 milioni di euro.
Nelle CTR la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore è stata del 51,4%, per un valore complessivo di 1.210,31 milioni di euro, mentre quella dei giudizi completamente positivi nei confronti del contribuente è stata del 28,4%, per un valore complessivo di 433,8 milioni di euro. Le controversie concluse con giudizi intermedi rappresentano il 8,6%, per un valore complessivo di 180,3 milioni di euro.
Il 60,1% dei provvedimenti definitori depositati nel periodo è stato redatto utilizzando il nuovo applicativo di redazione digitale del provvedimento giurisdizionale (PGD). Il 33,7% delle controversie totali sono state discusse con strumenti di videoconferenza.