Pasqua Vigneti e Cantine chiude il 2021 con un giro d’affari consolidato di 63 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto all’anno precedente e del 4% in confronto al 2019. Il valore EBITDA si attesta al 13,9% sui ricavi (8,6 milioni di euro contro i 7,3 del 2019), con un utile di esercizio che cresce del 54% rispetto al 2019. Nel 2021 la vendita dei vini di fascia più alta che ha rappresentato la maggioranza (53%) del fatturato complessivo di Pasqua. Gli investimenti in ricerca e sviluppo, che hanno caratterizzato i progetti degli ultimi 7 anni, hanno portato da una parte alla creazione della linea Icons, ovvero la collezione di etichette più rappresentative dell’innovativo stile di vinificazione della cantina, dall’altra il rilancio di Cecilia Beretta, la linea di vini della Valpolicella sempre di proprietà di Pasqua Vigneti e Cantine.
Oggi sono le Icons (tra gli altri, PassioneSentimento Romeo&Juliet, Famiglia Pasqua, 11 Minutes, Hey French, Mai Dire Mai) a guidare il comparto premium, passato dai 25 milioni di euro del 2019 ai 32 milioni nel 2021. Anche Cecilia Beretta segna una crescita importante, passando dai 4,4 milioni del 2014 ai 9,6 milioni di euro dello scorso anno. Buona anche la performance registrata dal comparto Rosé: la categoria passa da 1 milione di euro di giro d’affari nel 2014 (3% del totale) a 6 milioni nel 2019 fino ai 9 milioni nel 2021 (14% del totale giro d’affari).
“Il 2021 è stato un anno importantissimo per noi, che ha confermato la solidità della nostra azienda e della sua visione – spiega il Presidente Umberto Pasqua. – Il know-how maturato e consolidato in quasi 100 anni di storia ci permette di continuare a investire in etichette di fascia alta. Nel 2022 vogliamo proseguire lungo questo solco, valorizzando l’eccezionalità del terroir della Valpolicella attraverso i nostri vini, con codici stilistici sempre nuovi e mai banali”.
“I nostri investimenti e progetti di premiumizzazione – ha aggiunto l’Amministratore Delegato Riccardo Pasqua – sono visibili in tutti i mercati a partire dall’Italia (dove la vendita degli Icons è cresciuta di 4 volte rispetto al 2014 e del 30% comparata al 2019), ma anche in tutti i mercati strategici in cui l’azienda è presente: in Europa i prodotti premium rappresentano il 59% del totale, con margini quadruplicati rispetto a 7 anni fa e crescita del 13% sul 2020; in Asia, nonostante un’incidenza più contenuta (43%) si registra la crescita maggiore (7 volte rispetto al 2014); i ricavi totali Americas del 2021 (con vini posizionati a scaffale oltre i 15.99 $) sono raddoppiati se confrontati a 7 anni fa, in crescita del 9% rispetto al 2020″.
A conferma delle performance ottenute dalla cantina oltreoceano, arrivano anche i dati sull’evoluzione del mercato wine negli Stati Uniti, elaborata da Winemonitor di Nomisma per conto di Pasqua: gli USA si confermano primo mercato d’importazione vino al mondo, con circa 30 milioni di ettolitri consumati lo scorso anno (dato in linea con quanto registrato nel 2020) e poco meno di 6 miliardi di euro spesi per acquistarlo da altre nazioni (+21,5% rispetto all’anno precedente e +8,1% rispetto al 2019), con l’Italia che si conferma principale player nel segmento dei vini fermi e frizzanti imbottigliati (1,4 miliardi di euro di vino esportato, 34% di quota di mercato).
Nel 2021 il pubblico statunitense, sia attraverso il retail che l’e-commerce e il DTC, conferma il proprio desiderio di acquistare etichette di fascia alta, un trend che è decollato nel 2020 con il cambio di wine habits dovuto al maggiore consumo in house. Il valore delle vendite nel canale off-premise di bottiglie da 750 ml e con prezzo superiore ai 15$ sono aumentate complessivamente del +46% rispetto al 2019, con quelle dei vini Super Luxury (oltre i 25$) che sono cresciute di ben il +77,3%, a fronte di una media delle vendite totali di vini fermi pari al +12.5%.
Entrando nel dettaglio delle vendite di vino italiano nel canale off-premise americano, i Luxury (tra i 20 e i 24.99$ a bottiglie) registrano +30% rispetto al 2019 e i Super Luxury addirittura +54%: in quest’ultima categoria sono soprattutto i rossi a registrare l’accelerazione maggiore.
“Quello americano è un mercato fondamentale per la nostra azienda, che oggi rappresenta il 33% del nostro totale export” spiega Alessandro Pasqua, Presidente Pasqua USA. “I risultati che presentiamo ci dimostrano quanto chi ama il vino, che nel corso del 2020 ha dovuto modificare le proprie abitudini di consumo e acquisto, sia oggi particolarmente sensibile e ricettivo nei confronti dei prodotti di alta qualità. Il bilancio 2021 negli States è davvero positivo per la nostra azienda: la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta da perseguire e ci spinge a migliorare ancora di più le nostre performance oltreoceano”.