(di Stefano Cucco) In questi giorni stanno per arrivare nelle tasche degli agricoltori veronesi circa 20 milioni di euro provenienti dal Fondo di solidarietà (che è di 25.128.000 euro), stanziati per il ristoro dei danni provocati dalle gelate tardive del 2021 subiti dai frutticoltori. Le risorse assegnate alla provincia veronese costituiscono circa l’80% del totale per le gravi conseguenze subite da circa 11mila ettari di terreno coltivati a melo, pero, albicocche, pesche, ciliegie, susine e kiwi. Gli indennizzi saranno erogati alle imprese agricole in modo proporzionale al danno accertato e rappresentano quasi il 25% dei danni subiti. Coldiretti Verona si è attivata, fin da subito, dopo l’evento con le Amministrazioni Comunali per fare le segnalazioni e attivare la certificazione del danno con Avepa (Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura).
Le risorse stanziate, pur apprezzabili, non risultano tuttavia sufficienti rispetto ai danni subiti dagli agricoltori nell’aprile del 2021 per effetto degli eventi climatici anomali con l’inverno bollente e il gelo in primavera che ha distrutto le fioriture. Gli indennizzi che riceveranno gli imprenditori agricoli andranno a coprire solo una parte dei costi di produzione. “Infatti”, sottolinea Alex Vantini, presidente di Coldiretti Verona, “solo nella provincia veronese i danni accertati e richiesti sono stati circa 73 milioni per la perdita di coltivazioni di drupacee, di pomacee e di kiwi. Gli imprenditori agricoli”, aggiunge, “si sono attrezzati con sistemi di protezione e impianti antibrina ma l’eccezionalità della gelata dell’anno scorso con temperature così basse ha reso poco efficaci gli interventi. Gli importi spesi in prevenzione sono di gran lunga inferiori a quelli necessari per i ristori. Serve”, conclude Vantini, un piano strategico per l’ortofrutta, anche attraverso il Psr, come è stato già fatto da altre regioni, per mettere velocemente nelle condizioni le aziende di potersi proteggersi con reti antigrandine, antinsetto e impianti antibrina da tutte le avversità che negli ultimi anni hanno messo in ginocchio le produzioni”.
Ma non è tutto. E’ in arrivo anche l’ultima parte degli indennizzi iniziati lo scorso anno per i danni da cimice asiatica del 2019. “I cambiamenti climatici”, evidenzia Coldiretti Verona, “si manifestano sempre di più con una evidente tendenza alla tropicalizzazione e con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense con sbalzi termici significativi e periodi siccitosi. Il mutamento del clima è anche la causa, insieme alla globalizzazione, degli scambi portati nelle campagne italiane dell’invasione di insetti e organismi “alieni”, come la cimice asiatica e la Drosophila suzukii che ha attaccato soprattutto le ciliegie”.