Sono 500.000 le famiglie italiane che si trovano a far fronte alle difficoltà di convivere con una persona autistica. Per solidarietà oggi, giornata per la consapevolezza sull’autismo, centinaia di monumenti in Italia e nel mondo illumineranno di blu. Ma non basta, dicono le famiglie. La pandemia ha nascosto i problemi che rimangono gli stessi di diec’anni fa. In Italia un bambino su 77, nella fascia tra i 7 e i 9 anni, presenta un disturbo dello spettro autistico, con una prevalenza maggiore nei maschi (4,4 volte più delle femmine). In genere i primi sintomi si manifestano tra i 14 e i 28 mesi di vita. Le difficoltà iniziano con la diagnosi e con la sua accettazione. Poi bisogna capire quali terapie fare. Con la scuola il problema è che nonostante la legge sull’inclusione scolastica apprezzata in tutto il mondo, gli insegnanti di sostegno non hanno quasi mai una formazione specifica. Quando l’autistico diventa adulto la gestione grava tutta sulle famiglie, che spesso sono costrette a mandare il figlio autistico in strutture residenziali, le uniche che ricevono finanziamenti ad hoc. Solo alcuni riescono ad essere inseriti nel mondo del lavoro. Il problema più grosso per le famiglie è il ‘dopo di noi’. Cosa succederà quando i genitori non ci saranno più?
Ancora il sistema socio sanitario non è in grado di dare risposte a questa angosciante domanda. L’Anffas, una delle più importanti associazioni delle famiglie con un figlio autistico assiemai alla Fia (Fondazione Italiana per l’Autismo), ricorda che da anni si attende che l’Istituto Superiore di Sanità emani le linee guida su come affrontare questa patologia sanitaria ma anche sociale.
L’Osservatorio autismo dell’ISS fa sapere che a breve verranno date e che non riguarderanno solo diagnosi e interventi farmacologici ma anche la qualità della vita e le soluzioni abitative.
Intanto dal Ministero della Salute sono stati stanziati 22 milioni di euro per far fronte a questo tipo di disabilità.
Ieri Verona ha tenuto un Consiglio comunale straordinario in occasione della ‘Giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo’, una ventina di ragazzi e ragazze autistici, pronti a manifestare, con tutto il loro entusiasmo, attraverso cartelloni colorati, immagini e spille fiorite di colore Blu, la grande voglia di vivere che li caratterizza e, soprattutto, il loro desiderio d’essere capiti ed ascoltati. Ad accompagnarli alcuni dei rappresentanti delle associazioni cittadine che, da anni, si occupano di accompagnarli ed assisterli nella crescita, supportando così le famiglie nel non facile compito quotidiano dell’assistenza. Fra loro, la coordinatrice Autismi Verona Cristina Bosio. Ad incontrarli il sindaco Federico Sboarina insieme al presidente del Consiglio comunale Leonardo Ferrari e ai consiglieri comunali Laura Bocchi e Maria Fiore Adami.