Ancora paura su un bus ATV della linea 144 per un atto gravissimo di un teppista magrebino che ha aggredito, in preda ad una rabbia cieca, il conducente mentre l’autobus era in marcia, tentando di far sbandare il mezzo. E’ accaduto verso le sette di sabato sera alla fermata centrale di Bovolone, dove sul bus proveniente da Verona sono saliti tre magrebini. Dopo che il bus era ripartito, uno di loro ha cominciato a inveire inspiegabilmente contro il conducente. Tutto è successo in un attimo.
Un magrebino ha afferrato il conducente mentre guidava, rivolgendogli epiteti ed offese tra l’incredulità dei passeggeri. Ha cercato di tirarlo via con forza dal posto guida. Il conducente, resosi conto della gravità del gesto e delle intenzioni dell’esagitato, ha resistito con grande senso di responsabilità cercando di fermare il mezzo. Il magrebino a quel punto ha afferrato con prepotenza lo sterzo dell’autobus facendolo sbandare, se pur lievemente. Solo grazie alla bassa velocità ed alla prontezza dell’autista, non ci sono state conseguenze. «Siamo rimasti impietriti dalla paura e soprattutto dalla scena che stavamo vivendo- dichiara una passeggera -tutto è successo in pochi secondi, non ci si aspettava una aggressione del genere».
Il gesto del teppista potrebbe essere stato indotto dalla lunga attesa per poter prendere un bus senza vigilanza per non pagare il biglietto, dato che la linea era stata precedentemente pattugliata dagli addetti alla sicurezza sui mezzi ATV. “Non possiamo accettare un gesto del genere – dichiara Ugl Autoferrotranvieri di Verona -un atto scellerato da parte di chi non ha rispetto per la sicurezza altrui e pensa di poter agire in questo modo irresponsabile e violento, mettendo a repentaglio la sicurezza di persone incolpevoli.”
Il conducente una volta fermato il mezzo, lottando per tenere il volante ed evitare collisioni, ha aperto le porte attuando la procedura di emergenza prevista per mettere in sicurezza i passeggeri. I tre arabi si sono dileguati, ma prima di scendere, l’aggressore ha sputato in faccia al conducente, visibilmente scosso per l’accaduto. «Ribadiamo l’importanza che il posto guida sia chiuso su tutta la flotta, anche sui mezzi aziendali del settore extra urbano. Così – conclude il sindacato Ugl- si sarebbe evitata l’irruzione sulla plancia di comando del veicolo. E’ di fondamentale importanza anche la reperibilità delle volanti delle forze dell’ordine anche nei tratti in provincia, al fine di tutelare i conducenti o il personale ispettivo che ne chieda l’ausilio»