Federico Benini, consigliere comunale capogruppo PD, interviene sulla Spianà, area verde che attende una sua certa collocazione per il futuro. Spiega Benini: «Dopo aver “ripulito” l’area da tutte le proposte di edificazione accumulate nel corso degli anni, grazie all’emendamento approvato lo scorso anno in sede di approvazione della Variante 23, è tempo che sulla Spianà si apra una fase di progettualità nuova, finalizzata a restituirne una porzione adeguata al quartiere Stadio e alla città di Verona.
Quando parliamo della Spianà parliamo di un’area immensa che lo stesso Pat prevede di trasformare in parco pubblico. Il vecchio Piano Rudi prevedeva un parco immenso di oltre 1 milione di metri quadri. La nostra proposta, più modesta ma più abbordabile, prevede di riconvertine ad uso pubblico una piccola parte, attorno ai 250 mila metri quadrati, che rappresenterebbe comunque il parco pubblico più grande della città, basti dire che il Parco di San Giacomo è di 78 mila metri quadrati. Ricordiamo che quello della Spianà è l’unico parco urbano, insieme a quello delle Mura, previsto dal Piano di Assetto del Territorio. Ed è grave che dal 2007, anno di approvazione del Pat, nessuna amministrazione comunale se ne sia mai occupata seriamente.
L’unico scoglio da superare riguarda il frazionamento dell’area suddivisa in tante porzioni a macchia di leopardo in parte di proprietà pubblica e in parte di proprietà di privati cittadini. Anche in questa sessione di bilancio preventivo 2021 torneremo dunque a chiedere all’amministrazione comunale lo stanziamento di una cifra adeguata, attorno ai 500 mila euro, per finanziare un piano di permute con i privati e raggruppare così una porzione di aree contigue sufficientemente grande da realizzare il parco previsto»