La scultura ‘La madre’, probabilmente riconducibile all’artista veronese Ruperto Banterle, entra a far parte della collezione dei Musei civici veronese. Si tratta di una delle quattro statue originariamente collocate su Ponte Garibaldi, prima che la fosse distrutto durante la Seconda guerra mondiale.
La scultura, la cui certa attribuzione sarà accertata in fase di specifiche analisi, verrà restaurata dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Verona prima di essere esposta pubblicamente.
Un arricchimento del patrimonio artistico veronese frutto di un vero e proprio lavoro di squadra, partito nel 2016 con la ricerca delle sculture da parte del gruppo ‘I ragazzi della via Paal’, composto da Massimo Rosa, Francesco Tirozzi, Fabrizio Sordi e Luigi De Paoli, che hanno condotto un’ammirevole battaglia d’opinione per ricollocare sul Ponte Garibaldi di oggi, francamente bruttino, le statue che lo avevano impreziosito fin dalla sua costruzione. Si trattava di quattro gruppi scultorei collocati su altrettanti piedistalli in asse con le pile centrali realizzati dallo scultore Ruperto Banterle che raffiguravano Garibaldi, il Nocchiero, Anita e l’Agricoltura.
Per doverosa verità storica il primo a proporre che il Ponte ‘dei Strachi’ tornasse al primitivo splendore fu Adimaro Moretti degli Adimari quando’era assessore alla cultura della Provincia (1999-2004).
L’ipotesi che si vuole accertare è la scultura possa appartenere al quartetto di statue ‘strache’, così definite dai cittadini per la loro posizione distesa, presenti sul ponte veronese fino al 1945.
‘La madre’, appartenente ai fratelli Marco e Massimiliano Finotti, andrebbe ad aggiungersi alle già famose opere di Banterle presenti a Verona, quali ‘Testa Ritratto di Lionello Fiumi’, ‘Anelito fuggente’ e ‘Bozzetto del monumento di L. Fiumi’ donate e conservate nei musei del Comune di Verona.
A darne notizia questa mattina è stato l’assessore alla Cultura nella conferenza stampa in municipio. Presenti la capogruppo di Forza Italia, i proprietari della statua Marco e Massimiliano Finotti, il figlio dello scultore Alberto Banterle, il rappresentante dell’associazione ‘I ragazzi della via Paal’ Massimo Rosa e il componente del Consiglio di Amministrazione dell’Accademia Belle Arti di Verona Erika Prandi.