Nel 2021 sono stati 5.316 i casi di pedopornografia. Almeno solo quelli conosciuti. Dati della Polizia Postale. C’è stato un aumento del 47% rispetto al 2020. I minori approcciati sul web da adulti per abusi sono stati 531, in maggioranza sotto i 13 anni: 338 minori, quasi il 64% di cui 306 nella fascia 10-13 anni. Incredibilmente aumentati anche gli descamenti online di bambini sotto i 9 anni, 32 casi. Il fenomeno cresciuto in seguito alla pandemia da Covid19, con l’incremento del web nei rapporti personali. L’allarme è stato lanciato alla vigilia della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, che cade il 5 maggio. E’ stato pubblicato un dossier con i dati e una guida per i genitori redatto dalla Polizia e Save the Children.
I dati, spiega il dossier, “rappresentano purtroppo solo la punta dell’iceberg di un fenomeno sommerso, che fatica a venire alla luce”.
I pedofili o groomer, adulti adescatori interessati a minori, che sfruttano la rete per cercare di entrare in contatto con bambini e bambine, ragazzi e ragazze sono stati 208, il 15% del numero complessivo degli indagati per lo scambio di materiale pedopornografico (1.421 adulti). Si tratta di adulti depravati con capacità criminale basata sulla conoscenza approfondita dei linguaggi, delle abitudini e delle fragilità delle vittime. In questo modo riescono ad entrare in contatto con i minori ed a gestire i rapporti sul web con le bambine, i bambini e gli adolescenti.