Il premio di produzione in welfare? “quota” il 20% in più. AgsmAim ha ha stanziato circa due milioni di euro che saranno impiegati per la distribuzione, nel prossimo mese di luglio, del premio produzione a tutti i circa 2.000 dipendenti del Gruppo. I beneficiari potranno anche decidere di convertire il premio in welfare e avere così accesso a molteplici agevolazioni disponibili sull’apposito portale sotto forma di voucher spendibili in formazione, viaggi, cultura, scuola, sanità e molto altro. Inoltre, per i lavoratori che decidessero di convertire il bonus in welfare, il premio salirà al 120% della cifra erogata. Sempre in ottica di migliorare la qualità della vita e il work life balance della propria popolazione aziendale, dallo scorso aprile per gli impiegati è stata inserita la possibilità di lavorare fino due giorni a settimana in smart working. Una formula che, al momento, è stata scelta dal 60% dei collaboratori.
“Con il loro impegno, dedizione e senso di responsabilità, le persone che lavorano in AGSM AIM rappresentano il vero motore dei servizi che quotidianamente il Gruppo eroga ai cittadini e ai territori. E’ grazie soprattutto a tutti i lavoratori se, nel 2021, abbiamo chiuso un bilancio record, ben al di sopra delle aspettative e se siamo stati in grado di distribuire ai nostri soci, i comuni di Verona e di Vicenza, degli utili che andranno a beneficio di tutti i cittadini. Abbiamo quindi deciso di avviare un percorso di trasformazione del nostro Gruppo, dove la persona sia sempre più al centro, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei collaboratori, così da favorire un ambiente in cui possano godere di una miglior bilanciamento tra vita privata e lavoro. Si tratta di un vero passaggio culturale di cui siamo fieri di esserne i promotori”, ha commentato il Presidente di AGSM AIM Stefano Casali.
Nel 2021 il Gruppo AGSM AIM ha assunto 190 persone, all’interno di una popolazione aziendale in cui il 94% dei contratti è a tempo indeterminato. Un dato che sottolinea l’attenzione della società nei confronti dei propri collaboratori, oltre che del territorio in cui opera: infatti, il 96% dei lavoratori è residente in Veneto.