Flavio Tosi e Adriana Baso intervengono sulle prospettive di crescita della Fondazione Arena: «E’ precisa intenzione investire nella Fondazione, quale fulcro dell’attività economica, sociale e culturale della Città, con risorse umane ed economiche, rafforzandola anche attraverso i fondi previsti a livello statale per il risanamento delle Fondazioni liriche (Legge di Bilancio 2022 con cui è stato istituito un nuovo fondo per il risanamento delle fondazioni lirico sinfoniche con una dotazione di 100 milioni di euro per l’anno 2022 e 50 milioni di euro per il 2023) che bisognerà saper intercettare, anche attraverso la presentazione di specifici progetti. Ciò fermo il coinvolgimento di nuovi soggetti privati (fund raising) che vorranno sostenerla che andranno intercettati e coinvolti, anche nelle produzioni. Ogni stagione dovrà prevedere almeno una nuova produzione. La comunicazione andrà fortemente potenziata, anche con nuovi mezzi. Il 2023 è il centenario della nascita di Maria Callas. Non si può non celebrare, anche in sinergia col nuovo Museo di Zevio che la ricorda e il Teatro la Fenice, che conserva molti dei suoi ricordi.
L’affitto per eventi “extra lirica” – aggiungono – che dovranno comunque attrarre un pubblico di qualità in quanto portano spesso solo un turismo “mordi e fuggi”, dovrà essere adeguato al valore ed unicità del sito. Per quel che riguarda il Teatro Filarmonico, in fisiologica perdita, andranno individuate nuove sinergie ed accordi con la proprietà (Accademia Filarmonica), per consentirne la valorizzazione quale “Teatro dei veronesi”, cui andrà garantita una programmazione Lirico Sinfonica all’altezza della Città, anche attraverso collaborazioni e co-produzioni con altri Teatri d’Opera. Il rilancio della Fondazione avverrà nel rispetto della normativa vigente in materia di reclutamento del personale, di cui nel 2021 il Sindacato ha lamentato la violazione (CCNL di categoria e DL 59/2019, c.d. Decreto Cultura, in particolare l’art. 1, comma 3-ter). Ciò diversamente dal modus operandi dell’Amministrazione uscente, cha ha generato numerosi contenziosi, il cui esito rischia di avere un notevole impatto economico sulle Casse della Fondazione, anche a seguito della pronuncia della Corte di Cassazione, Sez. Lavoro n. 14843 del 2022».