(di Rocco Fattori Giuliano) Una gara corale, di forza, determinazione e talento. E senza storia per i friulani. E soprattutto fatta in larghissima parte dai giocatori italiani coi due americani importanti, ma oggi non così determinanti (Karvel Anderson è stato comunque eletto MVP del girone oro). Nonostante i tre punti di penalizzazione iniziali, Verona torna in A1 dopo vent’anni di attesa grazie ai suoi veterani, a cominciare da capitan Rosselli a Francesco Candussi, ed ai suoi giovani, Davide Casarin nel suo season-high con 14 punti a referto in primis. Finisce 83-57 (24-14 nel primo quarto, 23.-15 nel secondo, 17-17 nel terzo e 19-11 nell’ultima frazione). Verona riabbraccia la A1 dopo vent’anni e 14 stagioni in A2 consecutive.
Verona ha dominato per quaranta minuti: 14/29 da due (12/28 per i friulani); 13/33 da tre (3/20 per Udine); 16/22 ai liberi (24/35) e 36 rimbalzi (38 alla fine per gli ospiti). Una partita che è il degno coronamento di un lunga fase di palyoff dove Verona è cresciuta gara dopo gara, senza mai cedere anche quando è stata costretta a gara cinque.