Uno dei primi atti di Damiano Tommasi sindaco è l’ordinanza che limita l’uso dell’acqua potabile ai fini domestici, per la pulizia personale e per l’igiene. Un invito anche ad adottare comportamenti e abitudini utili a ridurre gli sprechi ed a responsabilizzare i veronesi sull’importanza di adeguare i comportamenti e le abitudini di ciascuno alla crisi idrica che ha colpito l’Italia e soprattutto il Nord. Perciò fino al 31 agosto è vietato usare acqua potabile per irrigare orti, giardini e campi sportivi, per la vare l’auto, salvo impianti autorizzati, per riempire le piscine e per ogni altra attività che non sia strettamente necessaria ai fini del fabbisogno umano.
L’eventuale utilizzo per gli scopi sopra descritti e vietati, seppur sconsigliato, può avvenire soltanto dalle ore 21 alle 6. Per i trasgressori sono previste sanzioni fino a 500 euro.
L’ordinanza, che ha come obiettivo quello di garantire ai veronesi la sufficiente e necessaria quantità di acqua potabile, comprende anche delle raccomandazioni su un uso consapevole dell’acqua anche nelle attività quotidiane, riducendo gli sprechi. S’invitano i cittadini a: chiudere sempre il rubinetto quando non serve; preferire la doccia al bagno, che consuma il 75% di acqua; installarae il frangigetto ai rubinetti e una cassetta a doppia pulsantiera sul wc per regolare il carico d’acqua dello sciacquone; preferire la lavastoviglie al lavaggio a mano, utilizzanddola sempre a pieno carico. Evitare di sciacquare i piatti sotto il rubinetto prima di inserirli in lavastoviglie consente un risparmio di 38 litri di acqua ogni volta. Non scongelare gli alimenti lasciandoli sotto l’acqua corrente evita uno spreco di ben 6 litri al minuto. Imparare a riutilizzare l’acqua, dalla condensa dei condizionatori all’acqua calda di cottura.