6 morti, 8 feriti di cui uno grave e almeno 16 di dispersi il bilancio provvisorio delle vittime del crollo di un enorme seracco sulla Marmolada.
Le ricerche per verificare la presenza di altre persone erano state sospese fino all’alba. Ma anche di notte due squadre, una del Soccorso Alpino ed una dei Vigili del Fuoco con le fotoelettriche e con dei droni muniti di telecamere a raggi infrarossi hanno continuato a controllare l’area della slavina per poter rilevare, attraverso l’emissione di calore, l’eventuale esistenza di superstiti o di corpi. Nei parcheggi nei pressi dei rifugi ci sono 16 auto che non sono ripartite e che si teme possano essere di altrettanti dispersi. Identificate 4 delle 6 vittime. 3 sono veneti ed uno è slovacco.
Domani saranno impegnate anche le unità cinofile. Il distacco s’è verificato nei pressi di Punta Rocca, lungo l’itinerario di salita della via normale per raggiungere la vetta. Ieri sulla Marmolada era stato raggiunto il record delle temperature, con circa 10 gradi in vetta.
Nella zona è intervenuto il Suem 118 del Veneto che ha propri elicotteri e mezzi impiegati in zona. Sono intervenuti gli uomini del Soccorso alpino e cinque elicotteri di Veneto e Trentino. I feriti sono stati ricoverati in più ospedali. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti ha raggiunto Canazei dove è stato allestito un Punto operativo.
Il seracco di ghiaccio che si è staccato dalla cima ha travolto più cordate di escursionisti che stavano salendo in vetta. La situazione è ancora a rischio. Degli otto feriti al momento recuperati, 2 sono stati trasportati all’ospedale di Belluno, uno, il più grave, in quello di Treviso e 5 in quello di Trento. La Procura di Trento ha aperto un fascicolo per disastro colposo ma per il momento non ci sono indagati.
(Foto Ansa)