(di Carlo Rossi) Chievo come la Juve, unici due club della serie A ad essere penalizzati con retrocessioni e cancellazioni, e questo nonostante che “la terza commissione tributaria provinciale di Verona presieduta da Pasquale D’Ascola abbia parzialmente accolto tre ricorsi del Chievo, comprendenti anche pieghe fiscali sulle plusvalenze col Cesena che nel 2018 costarono al club tre punti di penalizzazione nella stagione della retrocessione in B dopo i quindici chiesti inizialmente dalla Procura federale“: così “L’Arena” annuncia quella che definisce la “prima vittoria” per i clivensi.
Come specifica ulteriormente il quotidiano locale “Nel periodo che prende in esame i ricorsi del Chievo, sotto la lente d’ingrandimento tre fatture emesse tra il 15 settembre ed il 15 novembre del 2014 relative alla cessione di Fabio Ramon Tomassini, oggi ventiseienne, per il quale la commissione ha annullato i rilievi sulla compravendita dei diritti sportivi del calciatore. Rigettata invece la domanda principale relativa al rilievo sull’imponibilità ai fini Irap delle plusvalenze realizzate con la cessione dei calciatori“.
Insomma, un accanimento nei confronti del Chievo che non trova corrispondenza nel silenzio che circonda la situazione finanziaria di altri Club italiani. Fra questi, ad esempio, l’Inter che sembra sempre più a rischio finanziario. È quanto emerge di documenti del bilancio di OCM Luxembourg Sunshine SARL. L’accordo di finanziamento tra Suning e Oaktree per l’Inter prevede infatti interessi al 12%. per un impegno di ripiano complessivo di 366,43 milioni€. Il tasso così rilevante è stato chiesto dal fondo californiano per garantire il finanziamento alla famiglia Zhang. Un tasso di interesse importante che mette in evidenza quale incertezza pesa sull’enorme debito della squadra neroazzurra. Di fatto l’Inter ha chiuso i bilanci della stagione 2021 con una perdita netta di 245,6 milioni di euro. Per quest’anno il Club ha quindi necessità di recuperare i profitti, in primo luogo rifinanziando il suo debito.
Nel dettaglio, il prestito con scadenza nel 2024 ha garantito alla squadra 292,12 milioni di euro alla Grand Tower Sarl, una delle holding tramite cui Suning controlla l’Inter. In casa Inter la situazione finanziaria legata ai finanziamenti e quindi ai debiti rimane incerta. Oltre al prestito garantito dal fondo statunitense Oaktree a Suning nei mesi scorsi, l’inter ha collocato a gennaio 2022 l’obbligazione Senior Secured Notes con interessi intorno al 7%. A questo titolo di debito – che ha scadenza nel 2027 – l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha assegnato una valutazione “B” giudicandolo un titolo “altamente speculativo”: un titolo che ripaga un debito con un altro in attesa che la squadra possa accumulare nuove vittorie, proventi dai biglietti e fare bottino con il calciomercato. .
Due pesi e due misure, a farla breve. Nel frattempo sale la febbre per domani quando il Chievo prima saprà se la Camera di Consiglio escluderà o meno Valerio Perotti e Giuseppina Luciana Barreca, ritenuti incompatibili perché già legati a precedenti provvedimenti nei confronti della società all’interno della giustizia sportiva della Figc, e successivamente se verrà confermata la sospensione del provvedimento del Tar trasferendo ogni verdetto al Consiglio di Stato. Già composti due modelli di collegio, a seconda che la ricusazione venga accolta o respinta. Ricevuto velocemente il mandato dai curatori fallimentari Renzo Panozzo e Luca Toninelli, l’avvocato Stefano de Bosio non ha fatto altro che riprendere la sua marcia. Per il Chievo la decisione spetta ad un collegio del tutto neutrale. Per la legge chi ha deciso nel grado precedente non può farlo anche in quello successivo, ma la chiave vera sarà capire se la Camera interpreterà il verdetto dello scorso anno non come un primo grado perché già anticipo di appello.