Per essere veramente efficaci le creme solari devono mantenere integri i principi attivi che possono deperire molto velocemente a seconda della conservazione delle confezioni.
Le creme solari ad azione protettiva appartengono alla categoria dei cosmetici e come tali sono soggette ad una data di scadenza oltre la quale non hanno più efficacia, secondo la sequenza numerica PAO (Period After Opening) che specifica per quanti mesi un prodotto può definirsi utile dopo l’apertura (alla lettera M segue una cifra, genericamente 12, relativa ai mesi, che garantisce la validità di un anno). Ma la durata si accorcia drasticamente se si lasciano creme, gel, latti, schiume, spray protettivi sotto il sole cocente per molte ore al giorno, come inevitabilmente accade in spiaggia, durante le escursioni o nei trasferimenti in auto. Se i filtri solari UVA e UVB decadono si verifica nel tempo un danno profondo della pelle responsabile di macchie o invecchiamento cutaneo fino alla formazione del melanoma, forma tumorale della pelle in continua crescita anche in Italia, il cui principale fattore di rischio deriva proprio dall’esposizione non protetta ai raggi ultravioletti del sole e delle lampade solari.
«Non si tratta quindi solo di “estetica” ma, ed è molto più importante, della salvaguardia della salute – sottolinea Paola Fiocco, consigliere Federfarma Verona -. Le protezioni alte e altissime (50+) sono fortemente consigliate per le pelli sensibili e chiare, per i bambini e gli anziani che presentano una cute assottigliata e quindi molto delicata. Anche le donne in menopausa devono porre attenzione perché superati i 50 anni la produzione di ormoni diminuisce e la pelle necessita di una maggiore idratazione, ma anche di un’azione antirughe magari arricchita con vitamina E ed associata a principi attivi contro i radicali liberi, distinguendo sempre i prodotti viso/decolletè da quelli per il corpo.
Ricordando che si devono assolutamente evitare le scottature e che i nuovi solari ad altissima schermatura offrono un’abbronzatura duratura ed omogenea, la scelta del fattore protettivo è molto importante in rapporto al fototipo, anche se negli ultimi anni, seguendo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, si tende a consigliare alti fattori protettivi anche alle pelli più scure.
Per quanto riguarda la validità non sempre le creme “scadute” presentano un’alterazione della composizione oppure odori sgradevoli. Per questo è bene ogni anno utilizzare prodotti nuovi e nel dubbio portare in farmacia la confezione aperta per valutarne l’integrità insieme al farmacista.
Un capitolo delicato riguarda i soggetti in cura con determinati farmaci anche chemioterapici, che devono necessariamente riferirsi al medico o al farmacista di fiducia per la scelta di linee dermocosmetiche formulate proprio per queste situazioni di salute.
Molto importante anche se troppo spesso sottovalutato è il dopo sole che, se correttamente formulato, apporta la necessaria idratazione senza ungere e offre alla pelle un immediato sollievo dalle lunghe ore trascorse sotto il sole.
Un’ultima nota riguarda la qualità dei prodotti e la loro composizione scientifica che deve essere davvero efficace perché la schermatura dai raggi dannosi è da considerare a tutti gli effetti un’azione sanitaria preventiva soprattutto, ma non solo, in rapporto alle neoplasie della pelle».