Stefano Valdegamberi lo dice da anni: le sanzioni alla Russia sono un grave errore politico che danneggia l’economia italiana.
«Inutile – afferma in un comunicato- che il Parlamento Europeo si lamenti con la Russia di Putin per l’aumento delle bollette energetiche, dopo che da anni la stessa Europa continua a rinnovare assurde sanzioni contro la Russa per questioni inesistenti come quella della mai avvenuta invasione della Crimea che hanno avuto solo un effetto boomerang sulla nostra economia, paradossalmente rafforzando invece quella russa.»
«Cari europarlamentari europei – continua Valdegamberi- chi è colpa del proprio male pianga se stesso. Fatte una riflessione sulle scelte sbagliate che da anni l’Unione Europea sta portando avanti nei confronti della Russia, contrarie agli interessi dell’Europa stessa, invece di sorprendervi ora perché Gazprom avrebbe chiuso i rubinetti facendo salire alle stelle il prezzo del gas. La Russia sta costruendo una filiera ortofrutticola, dipendendo sempre meno dall’estero. In Crimea stanno nascendo piantagioni di frutta di ogni genere (anche grazie ai tecnici e ai vivai italiani) e questo in risposta alla vostra politica dello scontro. Cosa pretendete che di fronte ai vostri schiaffi arroganti gli altri porgano sempre l’altra guancia? La Russia grazie alle nostre sanzioni forse non raggiungerà l’autosufficienza, ma sicuramente diminuirà la sua dipendenza alimentare. In generale, le esportazioni agroalimentari made in Italy verso la Russia hanno perso miliardi di euro negli ultimi sette anni. Colpa dei Russi o colpa delle politiche assurde dell’Europa?
L’embargo è stato introdotto nell’agosto 2014 in risposta alle sanzioni dell’Unione Europea e degli Stati Uniti per una presunta annessione della Crimea alla Russia. Questa annessione è avvenuta su decisione del voto di un Parlamento di Crimea, regolarmente eletto, e sulla base di ben due referendum popolari. Perché non spiegate questo ai cittadini europei? Come è possibile sanzionare un Paese per una regione in cui la stragrande maggioranza parla russo, si sente russa ed è felice di essere parte della Federazione Russia e da secoli ne ha fatto parte. Conosco personalmente la Crimea e il suo popolo. Nessuno si è mai lamentato di essere ritornato nella federazione russa. Semmai la gente si lamenta dell’Europa perché sta negando con provvedimenti assurdi i fondamentali diritti dell’uomo, come quello di spostarsi in altri Paesi. Così sta succedendo alla comunità italiana in Crimea che io stesso ho incontrato la quale si chiede perché noi che ci riteniamo liberi e democratici non rispettiamo la loro volontà popolare. Non vi ponente il problema se forse non siete voi parlamentare europei a violare i diritti umani di questo popolo? Finiamola con stupide sanzioni che rispondono solo ad interessi geopolitici mondiali e per niente alla volontà del popolo di Crimea.»
»Sarebbe ora che i popoli d’Europa- conclude Valdegamberi- presentassero il conto ai loro governanti complici delle gravi conseguenze economiche provocate e si smettesse di scambiare le vittime per i colpevoli.»