Alle elezioni di Roma Azione, il partito fondato da Carlo Calenda, è stato il più votato mentre gli altri sono divisi in un minestrone con decine di liste di supporto. Terzo davanti alla Raggi, è sempre sotto i riflettori perché in vista del ballottaggio i suoi 220 mila voti farebbero comodo sia a Gualtieri che a Michetti. Si rafforza quindi l’embrione di uno schieramento riformista? “Grazie a chi ha avuto fiducia in un modo serio e appassionato di fare politica”, dice Calenda. “Adesso si riprende da Azione”. Il risultato di Roma, guardando alle amministrative del 2022, fornisce spunti anche a Verona, dove è attivo il gruppo guidato sul territorio da Marco Wallner. A lui abbiamo chiesto un parere sulle elezioni di Roma pensando a Verona. Tema che L’Adige aveva già anticipato prima dell’estate (l‘articolo a questo link).

“Il successo di Carlo Calenda a Roma dimostra che i cittadini, qualunque sia la loro provenienza politica, guardano con estremo interesse a proposte innovative che vadano finalmente oltre gli schemi e i preconcetti di destra e di sinistra”, dice Wallner. “Chi si sveglia ogni mattina per andare a lavorare e torna poi la sera stanco, magari dopo essere rimasto imbottigliato in tangenziale oppure dopo aver viaggiato come una sardina su un autobus, è stanco di slogan politici generici e monotoni: vuole poter scegliere fra candidati credibili e seri, che portino proposte concrete per migliorare la vita di tutti i giorni e dare prospettive a lungo termine ai propri figli”.

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Marco Wallner, coordinatore di Azione Verona
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Michele Colantoni di Azione, eletto consigliere a Grezzana

Secondo Azione in quest’ottica occorrono quindi “candidati civici veri, che mettano le proprie competenze al servizio del bene pubblico e dei cittadini. E questa può essere la risposta più giusta”. Uno schema che Azione si propone di proporre anche a Verona. “Una città come la nostra, che ha visto negli ultimi anni ridursi sempre più il proprio peso economico e politico, sempre più marginalizzata rispetto ad aree come la Lombardia e l’Emilia Romagna che invece hanno saputo innovarsi e re-inventarsi con successo, ha disperatamente bisogno di facce nuove e competenti”, conferma Wallner.

Il referente di Azione a Verona sottolinea che “gli esempi di questo declino sono innumerevoli, dalle banche alle assicurazioni, dall’aereoporto alla Fiera, fino a un tessuto industriale che dal 2017 al 2019, quindi anche prima del Covid, ha visto un saldo negativo di quasi mille imprese chiuse in più rispetto a quelle aperte in settori chiave come agricoltura, manifattura e costruzioni. Sono dati della Camera di Commercio, e sono tutti posti di lavoro persi per noi e i nostri figli. Verona”, aggiunge Marco Wallner, “deve tornare a essere quello che è stata e che merita di essere: una città leader in termini economici e politici”.

“Sullo stimolo del risultato di Roma Azione vuole quindi essere della partita di Verona, favorendo e supportando una proposta civica per i cittadini sull’esempio di quanto fatto da Carlo Calenda per il Campidoglio: competenza, lotta agli sprechi, concretezza, credibilità e tanta voglia di lavorare. E non soltanto nel capoluogo”, precisa. “Vogliamo essere presenti e vicini ai cittadini anche nei comuni della Provincia, come abbiamo già dimostrato domenica scorsa alle recenti amministrative, in cui abbiamo eletto Paolo Marcolini come consigliere a Grezzana nella lista del candidato sindaco Michele Colantoni”.

“Tornando alle prospettive per Verona, sono convinto che esista uno spazio significativo per una proposta liberale e riformista, lontana sia dai condizionamenti ideologici che da posizioni precostituite. Un’area che però deve maturare maggiore consapevolezza di sé, più fiducia, voglia di impegnarsi e metterci la faccia. Se riuscirà a farlo potrà essere determinante anche nella scelta del futuro sindaco di Verona”, conclude Wallner. “Chi invece punta a restare ancorato a modelli di concertazione politica e compromessi al ribasso non avrà mai la nostra connivenza”.