Ubi major minor cessat. Ovvero di fronte alla ben più grave malattia data dal Covid l’influenza l’influenza stagionale appare una patologia meno importante di come appariva prima della pandemia. Anche perché nel 2020 i casi di influenza sono diminuiti: 2,4 milioni invece dei 7,6 milioni del 2019. Ciò grazie alle precauzioni che tutti noi abbiamo adottato per difenderci dal Covid. Quest’anno, però, le cose potrebbero andare diversamente. Il vaccino ha permesso a tutti di abbassare la guardia e questo favorisce il virus influenzale che è già arrivato ed ha colpito due bambini, uno a Varese ed uno a Torino.
Quindi gli esperti prevedono dai 4 ai 6 milioni di casi. Più dell’anno scorso, meno degli anni precedenti. E siccome i sintomi dell’influenza, come è già stato sottolineato, sono molto simili a quelli del Covid, al punto da poter generare delle difficoltà ai medici per la diagnosi, il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione. E’ consigliata per i bambini fra i 6 mesi e i 6 anni, gli over 60, le donne in gravidanza, le persone con malattie particolari oltre che per le categorie a rischio, come il personale sanitario, le forze dell’ordine ed i vigili del fuoco.