Via libera alla vendita dell’Immobiliare Magazzini, la società proprietaria del compendio che sorge all’interno del Quadrante Europa. Con 22 voti favorevoli e 4 astenuti è stata approvata ieri sera dal Consiglio comunale la delibera che ne autorizza l’alienazione. Un’operazione che permetterà agli attuali proprietari, i tre soci pubblici Comune, Provincia e Camera di Commercio, di chiudere una partita annosa e di ricavare fondi dalla vendita di due asset ritenuti non più strategici, ovvero l’Ente Autonomo Magazzini Generali e la sua Immobiliare, di cui l’Ente Autonomo è socio unico. Il bando, con base minima d’acquisto di 21.000.000 euro, già fissata da una perizia di stima, conterrà la salvaguardia dei servizi pubblici logistici presenti nell’area, tra cui gli Uffici delle Dogane di Verona e dei Monopoli del Veneto, e dei relativi posti di lavoro.
La vendita riguarda un’area di 200 mila metri quadrati, di cui 20 mila occupati da depositi frigoriferi e 40 mila da magazzini, raccordati a un terminal ferroviario con 11 binari, fattore che ne innalza notevolmente il valore. La delibera è stata illustrata all’aula dall’assessore alle Aziende partecipate Stefano Bianchini. Presente alla seduta anche l’avvocato Paolo Pezzo, amministratore unico della società Immobiliare Magazzini Generali.
“Il Comune di Verona possiede una quota pari al 33,33% dell’Ente Autonomo Magazzini Generali in liquidazione – spiega l’assessore -, costituito con la Camera di Commercio e la Provincia di Verona, aventi ciascuno la medesima quota pari al 33,33%. L’operazione vuol mettere la parola fine allo storico argomento dell’Ente Autonomo Magazzini Generali, protagonista nel recente passato di falliti tentatavi di vendita, due bandi andati deserti rispettivamente nel marzo e nell’ottobre 2017, che hanno portato la proprietà a rivalutare l’operazione in attesa di tempi migliori. Si è quindi scelto di procedere con la manifestazione di interesse non vincolante per testare il mercato. La risposta è stata molto positiva, ben nove operatori hanno risposto, un decimo appena dopo i termini. Sono tutti partner nazionali ed internazionali, che ci danno la sicurezza di una buona partecipazione al bando. Si punta quindi alla vendita, per acquisire risorse economiche importanti in favore della città”.
Questa la sintesi del dibattito: “Un’operazione che arriva all’esame del Consiglio mancante di molte carte chiarificatrici delle scelte politiche intraprese – sottolinea il capogruppo di Sinistra Verona in Comune Michele Bertucco -. Soprattutto sarebbe importante capire quali sono stati gli sviluppi degli ultimi anni, che hanno portato alla scelta finale di cessione”.
“Nel 2017 il Comune non era totalmente concorde con la cessione e ora – dichiara il capogruppo Pd Federico Benini –, senza una ben chiara motivazione, si giunge a questo documento di alienazione. Un cambio di direzione che presenta alcune criticità e che l’Amministrazione non si è curata di spiegare. La documentazione in nostro possesso, inoltre, non offre chiarimenti in merito”.
Il consigliere di Battiti Verona domani Marco Zandomeneghi, illustrando l’emendamento a sua firma collegato alla delibera e accolto dall’assessore, evidenzia la necessità di “tenere in considerazione tra i criteri di selezione del soggetto aggiudicatario, oltre all’offerta economica, anche il piano industriale di sviluppo e le ricadute occupazionali, in termini di investimento nell’area interportuale”.
Con 25 voti favorevoli, 3 contrari e 1 astenuti, sono state successivamente approvate nuove variazioni al bilancio di previsione 2021-2023. Il documento deliberativo, sottoscritto dall’assessore al Bilancio Francesca Toffali, presenta, in particolare, variazioni per maggiori entrate: pari a 32.195 euro, da parte del Ministero dei Beni culturali per la prosecuzione delle attività inerenti a progetti UNESCO. Inoltre, contabilizzazione dell’intervento ai campi da tennis di Poiano, in via Consolini, per la ristrutturazione di porzione di edificio da realizzare a cura e spese dell’associazione Tennis Poiano, per un importo di 110.000 euro.
Ancora, maggiori entrate pari a 429.925 euro, con esigibilità 2022, per la realizzazione della terza fase del progetto di sviluppo sostenibile di un sistema di trasporto intelligenti. Tale importo è finanziato per euro 107.481 da contributi europei, per euro 75.236 da contributi statali, per euro 32.244 da contributi regionali ed euro 214.962 da fondi dell’amministrazione.
Per quanto riguarda il programma triennale dei Lavori pubblici 2021 – 2023 vengono inseriti: per l’anno 2021, la realizzazione di attraversamenti semaforizzati, per euro 110.220 di cui 77.154 finanziato con contributo Statale ed euro 33.066 finanziato da fondi liberi dell’amministrazione; lavori preparatori al riutilizzo delle aree verdi a Forte Procolo, per euro 410.000, finanziato con avanzo di amministrazione 2020; riduzione della vulnerabilità sismica e restauro delle facciate di Palazzo Pompei sede del Museo di Storia Naturale per euro 910.000, finanziato per euro 820.000 con contributo del Ministero della Cultura e per euro 90.000 con destinazione di avanzo di amministrazione. Ancora, riqualificazione del campo di calcio di via Sogare per euro 800.000, con cambio fonte di finanziamento da contributi dello Stato per euro 700.000 e da fondi liberi dell’amministrazione per euro 100.000 a indebitamento per euro 800.000 con l’Istituto Credito Sportivo. Sempre per il 2021, al Centro Federale, rifacimento impianto di filtrazione per euro 270.000, con cambio fonte di finanziamento da fondi liberi dell’amministrazione a indebitamento con l’Istituto Credito Sportivo.
Per il 2022, sempre a Forte Procolo, ulteriore finanziamento con fondi propri dell’amministrazione di euro 390.000, valorizzazione e recupero dell’area verde a parco pubblico.
Approvato con 22 voti favorevoli e 5 contrari, il bilancio consolidato 2020 del Comune, composto dal conto economico e dallo stato patrimoniale. Il risultato d’esercizio, evidenziato dal bilancio consolidato, è pari ad euro 32.076.645 (19.930.539 euro a netto d’imposta). Il patrimonio netto consolidato è pari a euro 1.732.562.423, comprensivo della quota di pertinenza di terzi, pari a euro 48.736.295. Infine, con 27 voti favorevoli e 5 contrari, è stato approvato il permesso di costruire, presentato dalla ditta Vastint Hospitality Italy Srl, per nuovo ampliamento, con riduzione delle volumetrie, da destinarsi ad uso turistico/ricettivo, dell’immobile presente in piazzale XXV aprile 6. In considerazione delle mutate esigenze aziendali, che non necessitano dell’utilizzo di tutta la potenzialità già riconosciuta di mq. 1265, anziché procedere con l’attuazione della stessa, la ditta Vastint Hospitality Italy Srl ha presentato istanza di permesso di costruire per un nuovo ampliamento di mq. 1014.70. L’operazione punta alla riqualificazione dell’immobile oggi in disuso, per favorire gli investimenti privati ed evitare ulteriore consumo di suolo. Il documento è stato illustrato all’aula dall’assessore Edilizia privata Andrea Bassi.