La stagione 2021-22 – qui il nostro video – di Buster basket inizia con grandi novità: il debutto della squadra di Promozione femminile; quello della squadra di basket inclusivo (che vede giocare insieme atleti con e senza disabilità) e, infine, il varo di Eureka Buster l’associazione di promozione sociale chiamata a sviluppare ulteriormente le iniziative rivolte al mondo giovanile. Le  novità – che si inseriscono nella più vasta cornice del gruppo Buster che oggi vanta 744 tesserati: 383  giovanissimi atleti al minibasket; 311 ragazzi impegnati nelle giovanili e 50 nelle tre squadre senior, Serie D e Prima Divisione maschile e Promozione femminile – sono state presentate questa mattina alla presenza del sindaco di Verona, Federico Sboarina; dell’assessore allo Sport, Filippo Rando; del presidente di AMIA, Bruno Tacchella; di Adriano Tomba, della Fondazione Cattolica, e di Carlo Crosio, titolare di Sportika il nuovo sponsor tecnico che affianca in questa stagione Buster basket. Con loro i vertici di Buster Basket: Nicoletta Caselin, Gabriele Zuccher e Sandro Bordato.

Filo conduttore della presentazione, la “lectio magistralis” di Stefano Michelini, uno dei più grandi allenatori di basket italiani e oggi seguitissimo commentatore televisivo per la Rai, che ha legato i due aspetti – sportivo e sociale – dell’attività di Buster Basket, una delle più longeve società della palla a spicchi essendo stata avviata nel 1969 a Santa Lucia: «Pensate – ha sottolineato Michelini – a come eravamo cinquant’anni fa: il nostro sport si chiamava pallacanestro ed era l’economia il motore trainante: un’economia dove tutti si davano una mano, dove ci si concentrava sul reale, dove non si sprecava; oggi, parliamo di “ basket” e il motore è la finanza; conta più il risultato del singolo, la spettacolarizzazione e la monetizzazione del gesto atletico. La società è cambiata profondamente, ma la pallacanestro continua ad insegnare a convivere ed a lavorare insieme in uno spazio ristretto, il campo da gioco; insegna a saper prendere delle responsabilità; ad agire senza avere necessariamente un “piano B” ed a reagire coralmente ai momenti negativi. Da qui dobbiamo ripartire, soprattutto dopo questa lunga pandemia che ha tenuto i ragazzi lontano dalle palestre per quasi due anni». Nel pomeriggio, Michelini al Palazzetto Coni ha allenato i ragazzi delle giovanili Buster.

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Per Federico Sboarina: «La nostra più grande preoccupazione oggi è riuscire a togliere dalla strada una generazione di ragazzi che ha vissuto la drammatica esperienza della pandemia perdendo i propri punti di riferimento. Lo sport era uno di questi e sappiamo bene il valore che ha nella formazione di un ragazzo o di una ragazza la figura del proprio allenatore. Questa preoccupazione deve diventare lo sforzo di ciascuno di noi affinché la ripartenza non lasci indietro i più giovani».

Da alcuni anni Buster Basket ed AMIA lavorano insieme per la diffusione fra i più giovani della consapevolezza delle tematiche legate all’ambiente, alla sua salvaguardia – in modo particolare – attraverso il corretto riciclaggio dei rifiuti. Spiega Bruno Tacchella, presidente di AMIA: «Questa iniziativa si basa sul forte connubio sport-ambiente e prevede il coinvolgimento di una trentina circa di scuole primarie di Verona e di diversi Comuni della provincia. Amia consegnerà agli alunni materiale informativo e gadget che accompagneranno le lezioni di basket dei ragazzi, con l’obiettivo di formarli ed istruirli in maniera simpatica e divertente sull’importanza di distinguere i vari materiali, conoscendo le loro  caratteristiche ed imparando così a differenziarli correttamente. Sono decine i progetti che ogni anno AMIA mette in campo nelle piazze, nei mercati e nelle scuole, con l’obiettivo di formare i più giovani ad una corretta cultura ambientale ed alla cura della città».

Focus particolare sul progetto “Canestro Sospeso” : il programma realizzato in collaborazione con l’Assessorato ai Servizi sociali del Comune di Verona permette a diversi ragazzi di poter scendere sul parquet  assieme ai loro coetanei superando le barriere economiche e sociali. Un progetto di successo (ha appena vinto il Premio Cangrande Sociale nello sport 2020) che coinvolge privati , fondazioni e imprese, che «va nell’ottica di “rinascere” dopo la pandemia e non soltanto di “ripartire”. Gli esperti ci dicono che vedremo fra due anni i danni inferti ai ragazzi dalla pandemia. Abbiamo bisogno di club sportivi che favoriscano quindi l’inclusione» sottolinea Adriano Tomba.

Infine, il settore femminile con Unika Basket presieduta da Barbara Massei: sono già un centinaio le ragazze iscritte nella fascia 7-12 anni che ha nella squadra di promozione, capitanata da Elisabetta Angelini, la sua punta di diamante: « E’ un percorso che accompagna bambine e ragazze a scoprire la propria energia e il proprio carattere. Attraverso lo sport impareranno a collaborare, accettare i propri limiti ma soprattutto a valorizzare le proprie risorse potendole mettere a disposizione del gruppo, per uno sviluppo integrale della figura femminile» come spiega Barbara Massei.

«Abbiamo fatto un lungo percorso insieme – ha sottolineato Filippo Rando, assessore allo Sport – : ogni volta che il Comune ha avuto un’esigenza da soddisfare ha trovato in Buster Basket un partner affidabile; analogamente abbiamo cercato di sostenere questa società nel suo percorso di crescita. Questa è una collaborazione importante e come abbiamo fatto molto in passato, molto faremo nel futuro».

«Quello che ci ha particolarmente attratto in questa collaborazione col Buster è stata proprio  la possibilità di sviluppare oltre che i progetti sportivi anche gli aspetti sociali che sono una delle caratteristiche del nostro brand impegnato da anni nel sostenere iniziative a favore di comunità e realtà in difficoltà in Italia come in altri Paesi del mondo» ha sottolineato Carlo Crosio, fondatore di Sportika, nuovo partner ufficiale di Buster basket.