Se Paolo Berizzi vuole presentare il suo ultimo libro a Verona (“E’ gradita la camicia nera” per Rizzoli) , non ha che da chiedere l’utilizzo di una sala. Se non lo fa, e afferma che gli viene negata questa possibilità, è in malafede. E’ questo in sintesi il segnale lanciato dal sindaco al giornalista di Repubblica dopo che anche Rai 3 si è aggiunta al coro di quanti lamentano l’impossibilità per Berizzi di presentare il suo lavoro nella nostra città: Sboarina ha scritt, al conduttore Giorgio Zanchini di Rai 3. Nella lettera vengono precisate alcune inesattezze dette durante la trasmissione ‘Quante Storie’ dello scorso 11 novembre, con ospite il giornalista Paolo Berizzi. Informazioni non corrette relative alla città di Verona, che gli stessi cittadini hanno prontamente segnalato al sindaco nei giorni successivi alla puntata.
“Ho voluto precisare alcune informazioni non corrette, è necessario tutelare l’immagine di Verona prima che si creino etichette ingiustificate sulla nostra città – spiega il sindaco -. L’ho fatto anche perché alcuni veronesi mi hanno scritto, sentendosi offesi da certe dichiarazioni di Berizzi. Come ho sottolineato nella lettera, ad oggi il Comune, unico gestore degli spazi pubblici, non ha ancora ricevuto da nessuno alcuna richiesta di prenotazione sale per la presentazione dell’ultimo libro di Berizzi. Non è quindi corretto continuare a insinuare il contrario, facendo intendere che Verona voglia censurarlo”.
Nella lettera il sindaco ha precisato che, contrariamente a quanto affermato in puntata da Berizzi: “non esistono soggetti terzi che contattano l’Amministrazione per avere il ‘benestare’ su prenotazioni di spazi pubblici. Né sono mai arrivate telefonate da parte di privati affinché l’Amministrazione ‘avvallasse’ in qualche modo concessioni esterne. Riprova ne è il fatto che, a Verona, a nessuno è mai stata negata una sala pubblica, nemmeno allo stesso Berizzi che, due anni fa, presentò l’altro suo libro, mettendo in atto un copione identico. Ossia facendo precedere la presentazione da polemiche su spazi, di cui invece ha fruito regolarmente come tutti coloro che ne fanno richiesta. Inaccettabili anche le allusioni ai metodi mafiosi che da Sindaco, impegnato quotidianamente nella lotta al crimine organizzato e ai tentativi di infiltrazione mafiosa anche nel territorio scaligero, condanno fermamente e continuamente”.