Si chiama “Percorso azzurro” LILT for Men, ed è la nuova campagna di sensibilizzazione della Lega Italiana per la Lotta ai tumori dedicata esclusivamente alle patologie tumorali della sfera genitale maschile. Fino al 28 novembre il servizio della LILT di Verona è a disposizione per colloqui informativi su uno dei temi più scottanti per la salute maschile. Le neoplasie “esclusivamente” maschili sono: il tumore alla prostata e, seppure più rari, il tumore al testicolo ed il carcinoma del pene. Il tumore alla prostata in particolare rappresenta la terza causa di morte per gli uomini in tutto il mondo, ma tendenzialmente è la prima per incidenza, essendo aumentata l’aspettativa di vita. E in Italia nel 2019 ha fatto 40 mila vittime.
“Per decenni queste patologie tumorali sono state considerate quasi un vero e proprio tabù”, spiega Maria Dal Mas Cadura, presidente vicaria di LILT Verona. “Oggi l’atteggiamento psico-sociale sta cambiando e passi in avanti fondamentali sono stati compiuti grazie alla prevenzione, alla diagnosi precoce, alla ricerca e alla terapia. La prevenzione e la diagnosi precoce oggi guariscono oltre il 60% dei casi di cancro: intensificando le campagne di sensibilizzazione si potrebbe arrivare già oggi a una guaribilità superiore all’80%, secondo i dati forniti dalla sede nazionale Lilt”.
“L’approccio fondamentale è la visita, e credo ancora che nonostante i dubbi che ci possono essere sulla validità del marcatore tumorale PSA questo sia un indicatore fondamentale”, aggiunge l’urologo Alessandro Lotto. “Una visita preventiva già in giovane età è assolutamente consigliabile, soprattutto per coloro che hanno già avuto casi di tumori alla prostata in famiglia. In tal caso sono consigliabili controlli periodici e ripetuti. Vanno superate tutte le ritrosie relative agli interventi, che ormai non sono più invalidanti. Oggi le tecniche di trattamento sono molteplici, anche radiologiche e farmacologiche, e non necessariamente alla diagnosi segue un intervento”.
La pandemia da Covid-19 sta avendo un forte impatto sulla prevenzione e sulla continuità dei percorsi di cura in oncologia. I dati parlano di oltre 2 milioni di esami di screening oncologici non effettuati nei primi 9 mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente a causa della pandemia. Per spiegare questi numeri, resi noti dall’analisi dell’Osservatorio Nazionale Screening, non basta pensare solo all’iniziale sospensione delle prestazioni ospedaliere in piena emergenza: infatti un ruolo chiave è stato giocato dalla minore adesione dei cittadini ai programmi di controllo per paura del contagio, con un cittadino su cinque (il 20%) che non ha risposto agli inviti a sottoporsi ai test.
La settimana della prevenzione oncologica vuole puntare l’attenzione sull’importanza di non allontanarsi dal proprio percorso di salute, sensibilizzando sulla sicurezza delle procedure di prevenzione e trattamento anche in questo difficile momento. Va ricordato inoltre che ogni venerdì, nella sede veronese di via Isonzo 16, l’urologo Alessandro Lotto è a disposizione per visite gratuite e colloqui. Per informazioni e prenotazioni si può telefonare al numero 045-8303675 o scrivere alla mail verona@lilt.it