Un pakistano, A.S. si è presentato ieri all’ Ufficio Immigrazione della Questura per sbrigare alcune pratiche. Evidentemente pensava che la Polizia non si accorgesse che era latitante dal 17 febbraio. Su di lui pendeva un mandato d’arresto europeo della Procura di Crotone nell’ambito dell’operazione “IKAROS”, con la quale erano state arrestate 24 persone e 91 indagate per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, falsità ideologica, traffico d’influenze illecite, corruzione. Per lui l’accusa è di far parte di un’ associazione per delinquere dedita alla commissione di una serie indeterminata di reati finalizzati a favorire l’immigrazione clandestina con documenti falsi f e false assunzioni, a fronte di somme di denaro. A.S. in particolare, a Crotone e Catanzaro, faceva l’intermediario tra gli stranieri e un noto avvocato. Nello specifico, per un grande numero di casi, risultava essere il sottoscrittore delle false dichiarazioni di ospitalità presso abitazioni in Botricello (CZ), formalmente a lui riferibili, ma, come si è dimostrato, del tutto inidonee a fungere da ricovero ed ospitalità. Il provvedimento a carico dell’arrestato è stato notificato da personale della Squadra Mobile di Verona e dopo le formalità, l’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Verona – Montorio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.