Una guida in più lingue, per la corretta separazione dei rifiuti. Un vero e proprio vademecum della raccolta differenziata, tradotto in inglese, francese, romeno, arabo, singalese e cinese, e distribuito in tutto il territorio comunale. Amia, in collaborazione con il Comune, lancia la campagna informativa dedicata alle decine di migliaia di stranieri residenti in città. Verona, infatti, è una delle città italiane con più cittadini stranieri residenti. Secondo l’ultimo censimento sono circa 35 mila e rappresentano il 13% della popolazione. Persone che quotidianamente smaltiscono rifiuti, molte volte non senza difficoltà legate ad usi, costumi, tradizioni e lingue diverse. Il vademecum, stampato in 10 mila copie è scaricabile sul sito di Amia. Per la traduzione si sono privilegiate le lingue più parlate nel territorio cittadino e quelle delle comunità in cui si rilevano le maggiori difficoltà nella corretta gestione dei rifiuti. L’obiettivo è quello di condividere informazioni utili per diffondere buoni modelli di cittadinanza, nel rispetto dell’ambiente. Al via la distribuzione capillare della guida, per raggiungere le comunità straniere. “Gli ultimi report nazionali e regionali sulla percentuale della raccolta differenziata mostrano per la città di Verona dati incoraggianti ed in controtendenza rispetto al passato – ha affermato il presidente di Amia Bruno Tacchella –. Da qui la volontà di implementare la comunicazione e l’informazione”. In merito ai dati veronesi della raccolta differenziata dei rifiuti diffuso dal dossier di Legambiente, l’assessore Bianchini precisa: “Da tutti quelli che sono affrettati a commentare è stato detto un mare di stupidaggini. La percentuale di differenziata nel comune capoluogo è del 51%, che arriva al 70 nelle due circoscrizioni che stanno sperimentando i cassonetti con la tessera magnetica.
La sperimentazione dei cassonetti con chip è conclusa e a breve con una gara europea amplieremo il progetto su tutta la città, il tutto andrà a regime nel 2023. Non c’è quindi nessuna emergenza, nemmeno fronte dei controlli contro l’abbandono dei rifiuti perché le verifiche continuano e da giugno ad oggi sono 186 le multe effettuate dalla Polizia locale grazie alla telecamere installate da Amia. Le stupidaggini a volontà sono state dette anche su Cà del Bue. A parte la confusione fra chi lo vuole aperto e chi invece lo vuole buttare via, nessuno si è ricordato che invece noi abbiamo fatto il suo potenziamento per la separazione a valle dei rifiuti e per la produzione di energia, quindi lavorazioni sostenibili. Questa separazione a valle sempre più puntuale ci permette di incrementare la differenziata e quindi di diminuire progressivamente il conferimento in discarica. Che senso avrebbe costruire un nuovo inceneritore, oltre al fatto che il piano regionale non li permette?”.